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Le Ferrari abbandonate a Dubai finiscono all’asta per pochi euro: ma non è sempre un affare

Appena fuori Dubai c’è una sterminata distesa a cielo aperto di supercar di lusso abbandonate spesso a causa di problemi con il Fisco degli Emirati Arabi Uniti: Ferrari, Maserati, Lamborghini, Bentley, Porsche e Rolls-Royce che poi vengono messe all’asta e che chiunque, in qualsiasi parte del mondo, si può aggiudicare con poche migliaia di euro. Non sempre però risulta essere un affare.
A cura di Michele Mazzeo
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Pochi chilometri fuori da Dubai ci si può imbattere in una incredibile distesa di migliaia di supercar di lusso abbandonate. File e file di auto, in condizioni più disparate, che arrivano a valere anche milioni di euro lasciate lì a marcire in mezzo al deserto che fanno venire un colpo al cuore agli appassionati che quei modelli li hanno sempre sognato ma che, dato il costo elevatissimo, non si sono mai potuti permettere. Tra la sterminata miriade di vetture abbandonate negli Emirati Arabi, oltre ad Audi, Mercedes, BMW, Corvette, Lexus, Nissan, Ford, Dodge, Tesla e Jeep, spuntano infatti anche Ferrari, Maserati, Lamborghini, Bentley, Porsche e Rolls-Royce che, seppur non in perfette condizioni, mantengono il fascino di sempre.

Ci si trova dunque di fronte ad un vero e proprio cimitero di supercar dal valore complessivo di centinaia di milioni di euro. C'è però un motivo ben preciso se in mezzo al deserto che costeggia Dubai c'è quell'infinito cumulo di vetture di lusso: quelle auto infatti sono state messe sotto sequestro dal Fisco dell'Emirato o comunque abbandonate da stranieri che si erano trasferiti lì ma che poi non sono riusciti a mantenere lo stile di vita che si auguravano o da imprenditori locali che hanno visto fallire le proprie imprese o hanno evaso le tasse.

Già, perché negli Emirati Arabi Uniti non pagare un debito, anche piccolo (come può essere la rata di un mutuo o il canone mensile dell'affitto), vuol dire commettere un reato. A quel punto per non finire in carcere l'alternativa è abbandonare tutto (auto comprese) e lasciare l'Emirato. Le macchine finiscono quindi nei depositi a cielo aperto nel deserto per poi, se non reclamate entro 15 giorni dal proprietario (che deve dimostrare di aver saldato il debito), essere messe all'asta. Da qui la sterminata distesa di vetture abbandonate presente nel deposito alle porte di Dubai e dato che siamo di fronte alla "città dei ricchi" non sorprende affatto che tantissime di quelle vetture sequestrate o abbandonate siano delle automobili di lusso.

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Quelle vetture però possono poi tornare in strada con un nuovo proprietario. Le auto infatti vengono messe all'asta sul sito EmiratesAuction.com e chiunque, in qualunque parte del mondo, può fare un'offerta per provare ad aggiudicarsele. Ci si può dunque aggiudicare una Ferrari, una Lamborghini o una Porsche per poche migliaia di euro, ma non è detto che ci si ritrovi sempre a fare un affare. Molte volte infatti le supercar messe all'asta hanno dei gravi danni e pertanto hanno bisogno di cospicue e costosissime riparazioni. E inoltre, al prezzo d'acquisto, bisogna aggiungere il costo del trasporto nel proprio Paese (in Italia per l'importazione via nave di una supercar ci vogliono non meno di 10 mila euro) e quello dell'immatricolazione. Per non parlare poi dei tempi di consegna spesso lunghissimi: con alcuni modelli che sono stati recapitati ai vincitori dell'asta diversi mesi dopo essersela aggiudicata.

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