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La vera storia di Le Mans ‘66: la sfida tra Ford e Ferrari che ha ispirato il film

Il film Le Mans ’66 racconta la storia della 24 Ore di Le Mans disputata nel 1966 e che vide una forte contrapposizione tra Ford e Ferrari, al centro della storia la sfortunata vicenda del pilota Ken Miles.
A cura di Alessio Morra
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La 24 Ore di Le Mans è una delle gare più famose gare del motorsport. Lì, sul circuito de la Sarthe, si sono scritte pagine di storia dell'automobilismo, purtroppo anche drammatiche. Questa è una gara endurance, che prevede che più piloti, generalmente tre, guidino la stessa vettura. La prima gara di sempre è datata 1923, dunque si è prossimi al centenario di Le Mans. Una delle gare storiche di questa competizione è stato al centro di un film del 2019 ‘Le Mans '66', che ha avuto come protagonisti due vere stelle di Hollywood Matt Damon e Christian Bale. Un film che ha raccontato della sfida tra Ford e Ferrari. Il film andrà in onda stasera su Rai 1.

La pellicola, diretta da James Mangold – che dirigerà anche il quinto capitolo di Indiana Jones in uscita nel 2023 – narra le vicende degli ingegneri e dei membri della scuderia americana diretta dal progettista Carroll Shelby (Matt Damon) e che ha come pilota di punta Ken Miles (Christian Bale). Entrambi ingaggiati da Henry Fordd II e da Lee Iacocca con l'obiettivo di creare una vettura imbattibile e vincente: la Ford GT40, che nelle loro intenzioni avrebbe dovuto vincere la 24 Ore di Le Mans del 1966 contro la Ferrari.

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La Ford riesce a dominare la gara e piazza la doppietta, ma nel finale qualcosa va storto. Perché la Ford voleva arrivare in parata, far vincere entrambe le proprie vetture non è possibile. Ma la foto sarebbe stata perfetta. Uno-due per la Ford che si piazzava davanti a tutti. Ken Miles tagliò il traguardo per primo, ma quando scese dalla vettura scoprì che il primo posto era di Chris Amon e Bruce McLaren.

Remo Girone, notissimo attore, interpreta il 'Drake' Enzo Ferrari.
Remo Girone, notissimo attore, interpreta il ‘Drake' Enzo Ferrari.

Nel film compare anche il personaggio di Enzo Ferrari, il Drake interpretato da Remo Girone. Quattro le candidature agli Oscar 2020 per ‘Le Mans '66', compresa quella per il miglior film.

La vera storia della 24 ore di Le Mans del 1966 che ha ispirato il film

La Ferrari all'inizio degli anni '60 ha fatto incetta di vittorie a Le Mans. Ford che con la Ferrari, anzi, precisamente con Enzo Ferrari non aveva un rapporto piacevole, andava a caccia del successo. Pure perché la casa di Maranello finì addirittura nel mirino di Henry Ford II. L'imprenditore americano in un periodo complicato chiede ai suoi dirigenti un'idea geniale per tornare a vincere. Un giovane manager, Shelby, gli propone di creare una macchina per vincere la 24 Ore di Le Mans, ma bisognava battere la Ferrari. Ford per evitare la creazione del progetto cercò di rilevare direttamente la Ferrari.

Le vetture di Le Mans '66, a sinistra la Ford, a destra la Ferrari ovviamente in rosso.
Le vetture di Le Mans '66, a sinistra la Ford, a destra la Ferrari ovviamente in rosso.

In un primo momento il Drake disse sì, ma all'ultimo momento cacciò tutti i dirigenti americani e lì insultò, compreso Henry Ford II. Facile capire che da quel momento i rapporti divennero tutt'altro che cordiali. Shelby venne ingaggiato da Ford con l'obiettivo di costruire una macchina vincente. E quando tra il 18 e il 19 giugno del 1966 si corse la 24 Ore di Le Mans la tensione si tagliava con il coltello. Nessuno voleva perdere. Non era in ballo solo la singola vittoria.

La rivalità tra Ford e Ferrari e la mancata vittoria di Ken Miles

Ford e Ferrari avrebbero pagato oro per vincere. La Ford azzeccò il progetto e creò delle vetture formidabili, a differenza delle Rosse che erano piuttosto fragili. Si ritirarono tutte le Ferrari, compresa quella di Lorenzo Bandini, pilota di Formula 1 che morì tragicamente l'anno successivo in un incidente a Montecarlo.

Matt Damon e Christian Bale sono Shelby e Miles.
Matt Damon e Christian Bale sono Shelby e Miles.

La Ford quando capì di poter fare un'accoppiata storica chiese a Ken Miles, che correva in coppia con Denny Hulme (pure lui vincitore di Gp in Formula 1), di rallentare. Miles aveva creato la vettura, l'aveva testata, l'aveva fatta crescere e visse una gara pazzesca. Perché il duo Miles-Hulme ha delle difficoltà al via e perde posizioni, ma riesce a recuperare e si mette al comando. Dal box gli dicono che deve rallentare così da arrivare con le due Ford GT40 assieme al traguardo, un arrivo in parata. Così è. Ma quando scende dalla vettura Ken Miles scopre che la vittoria non è la sua. Perché l'altra vettura, quella guidata da Chris Amon e Bruce McLaren (il fondatore della scuderia omonima), ha percorso più metri. Beffa atroce.

Il podio di Le Mans 1966 con Henry Ford che festeggia con i piloti McLaren, Amon, Hulme e Ken Miles.
Il podio di Le Mans 1966 con Henry Ford che festeggia con i piloti McLaren, Amon, Hulme e Ken Miles.

La morte di Ken Miles pochi mesi dopo a Riverside

Non si può rimediare. Miles ha perso, è arrivato secondo. Ma comunque la prende tutto sommato bene sapendo di aver vinto tanto e si ripromette di riprovarci nella stagione successiva. Ma il destino gli gioca lo scherzo peggiore possibile. Il 17 agosto 1966, cioè due mesi dopo la gara di Le Mans, in un collaudo sul circuito di Riverside negli Stati Uniti Ken Miles, in un arido pomeriggio californiano, perde il controllo della sua vettura e si schianta a oltre 320 chilometri orari. Muore sul colpo. Una tragedia.

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