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Kevin Schwantz non riconosce Valentino Rossi: “Non è competitivo e cade spesso. Non è lui”

L’ex stella del Motomondiale Kevin Schwantz ha ammesso che il Valentino Rossi visto nella prima parte del Mondiale della MotoGP 2021 è irriconoscibile: “È difficile guardare Valentino ora, nelle posizioni in cui si trova ora, vedere dove si qualifica e finire poi nelle ultime posizioni. Ma non solo non è competitivo. Anche lui cade così spesso… Queste cadute non gli somigliano affatto”. E sul futuro: “Magari si ritira dopo il GP di Misano”.
A cura di Michele Mazzeo
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La MotoGP è in pausa e i piloti si godono le vacanze estive prima di tornare in sella per la seconda parte del Mondiale 2021. Tra questi però c'è chi in questo momento sta decidendo il suo futuro. Si tratta del nove volte campione del mondo Valentino Rossi che proprio durante questa sosta deciderà se ritirarsi al termine della stagione oppure proseguire la sua carriera da pilota anche nel 2022. Trattandosi di una vera e propria leggenda del motociclismo, la decisione del 42enne di Tavullia è uno dei temi più caldi all'interno del paddock ma anche tra le vecchie stelle del Motomondiale.

Da ultimo a parlare della situazione attuale del ‘Dottore' è stato l'iridato della classe 500 cc nel 1993 Kevin Schwantz, grande amico del centauro italiano. Il 57enne texano non ha usato giri di parole nel fotografare l'inizio di stagione di Rossi, un Rossi che lui non riconosce: "È difficile guardare Valentino ora, nelle posizioni in cui si trova ora, vedere dove si qualifica e finire poi nelle ultime posizioni – ha detto infatti lo statunitense in un'intervista rilasciata a spedweek.com –. Non è mai stato così indietro in tutta la sua carriera. Scommetto che anche nei suoi primi anni nelle classi 125, 250 e 500 non è mai arrivato così indietro. Ma non solo non è competitivo – ha poi proseguito –. Anche lui cade così spesso… Queste cadute non gli somigliano affatto".

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Schwantz ha poi parlato anche della decisione che Valentino Rossi dovrà prendere in questi giorni di vacanza e anche qui non ha usato la diplomazia dicendo schiettamente il suo pensiero: "Se Vale riesce ancora a trovare un modo per godersi la sua esibizione, il mio consiglio è: ‘Continua, continua!'. Ma per me – ha sottolineato una delle stelle del Motomondiale a cavallo tra gli anni '80 e '90 –, il divertimento è essere davanti nelle gare. Girare in fondo al gruppo non è divertente. Se non potevo guidare dove si suonava la musica, non mi divertivo".

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L'ex pilota texano ha poi anche escluso un possibile ritorno in sella ad una Ducati (magari quella del suo team Aramco VR46 che dal prossimo anno sbarcherà in MotoGP): "Ho letto che Valentino non esclude il ritorno in Ducati. Ma – ha detto sorridendo Schwantz – non credo che voglia tornare a guidare di nuovo una Ducati, dopo le sue esperienze nel 2011 e nel 2012". Lo stesso iridato della 500 cc ha poi chiuso l'intervista riportando in auge il dubbio che Valentino Rossi possa ritirarsi a stagione in corso (dubbio già fugato dallo stesso Dottore in passato): "Con il pubblico che sta tornando sugli spalti può completare il suo tour d'addio? Chissà, magari si fermerà dopo il GP di Misano…".

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