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Jorge Martin si presenta in conferenza a Brno e fa un annuncio: “Non devo chiedere scusa ad Aprilia”

Dopo due mesi di tensioni e voci di rottura, il campione del mondo annuncia la sua permanenza con la casa di Noale anche nel 2026. “Ci siamo parlati, ora è il momento di lottare insieme”, dice il #1 della MotoGP.
A cura di Michele Mazzeo
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Jorge Martin rompe il silenzio. Dopo settimane di incertezze, comunicati, smentite e retroscena di mercato, il campione del mondo MotoGP 2024 ha scelto Brno per mettere fine al caso che ha tenuto banco per mesi: resterà in Aprilia anche nel 2026. Lo fa alla vigilia del Gran Premio della Repubblica Ceca della MotoGP 2025, il primo appuntamento dopo tre mesi lontano dalla pista. E lo fa con toni chiari: "Non penso di dover chiedere scusa", dice. "Ci siamo parlati, siamo tutti insieme. Non sarà semplice, ma lotteremo".

L'annuncio arriva in conferenza stampa. Martin mette così la parola fine alle voci su una possibile separazione anticipata con Noale. "Sono felice di essere tornato, sono stati mesi difficili per me. Sono contento di dire che continuerò con Aprilia anche nel 2026", spiega il pilota spagnolo, tornato in sella dopo i tre infortuni che hanno segnato il suo 2025.

Il riferimento è alla clausola d'uscita che avrebbe potuto liberarlo al termine di questa stagione. Una condizione contrattuale da lui stesso invocata, e che aveva fatto pensare a un addio imminente, magari direzione Honda. Ma Aprilia si è opposta. "L'Aprilia mi ha negato di attivare quella clausola, li capisco. Avrei potuto portare avanti questa battaglia, ma nella vita bisogna prendere decisioni e ho scelto di rimanere per un'altra stagione", chiarisce.

"Mi sono sentito perso, ma ora sono tornato. E ho bisogno della squadra"

Nei due mesi di tensione, Martin ha pensato seriamente di cambiare progetto. "Dopo i vari infortuni, ho cominciato ad avere tanti dubbi anche su me stesso. Ho voluto provare Aprilia per alcune gare e poi attivare la clausola. Da quel momento ho lottato per cambiare, ma ho deciso di restare".

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Una svolta maturata anche grazie al lavoro della squadra e ai progressi della RS-GP, portata avanti in sua assenza da Marco Bezzecchi. "Voglio fare i complimenti a Marco e alla squadra. Hanno fatto un ottimo lavoro. Ho sentito il potenziale della moto", ammette.

Il test privato a Misano del 9 luglio è stato decisivo. "Mi sento meglio, ho lavorato tanto a livello mentale. Il test è stato fantastico. Avevo bisogno di ore sulla moto", racconta Martin, che però avverte: "Impossibile sapere quando tornerò competitivo. Sono stato fuori tanto, in nove mesi ho corso solo una gara".

"Non sono un idiota. Quella clausola ha creato il caos"

Le tensioni con Aprilia sono state reali, ma oggi sembrano alle spalle. "Se non fossi stato in ospedale, tutto questo non sarebbe successo. Non potevo tornare in pista con tutta questa storia aperta", spiega. Ma quando gli chiedono se si sente in colpa per il caos generato, Martin risponde secco: "Non sono un idiota. Tutta questa situazione non si sarebbe verificata se non ci fosse stata quella clausola. La cosa importante è che sono tornato in Aprilia e direi di chiuderla qui".

Ha riflettuto tanto, anche da solo. "Ho sofferto tanto in ospedale. Nessuno può capire cosa si prova con 12 costole rotte e senza dormire. Ma poi mi sono allenato alla perfezione e il coraggio che so di avere mi aiuterà per il resto della mia carriera".

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Il legame con Aprilia, nonostante tutto, non si è spezzato. "I rapporti sono come montagne russe, ti innamori e poi litighi. Ma se ti piace l'altra persona, lotti per stare insieme. Ora è tempo di tornare uniti e abbiamo un obiettivo comune: vincere".

Una storia iniziata male, ma destinata a continuare

La vicenda Martin-Aprilia è nata sotto una cattiva stella. Inizio di stagione compromesso da tre gravi infortuni (Sepang, allenamento e Qatar), voci di rottura e tentativi di uscita anticipata. Dal 3 giugno, giorno della firma al Mugello, fino all'annuncio del 17 luglio a Brno, sono passati poco più di due mesi, ma è cambiato tutto. Il 2026 ora è nero-verde. "Ora è tempo di lavorare. Forse un giorno dirò a Massimo ‘Grazie per avermi tenuto qui'", ha chiosato Martin. Fine delle polemiche. Inizia la seconda parte della stagione. E della storia.

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