Giacomo Agostini rischia di perdere 7 titoli Mondiali: “Non scherziamo, quelli sono miei”

Giacomo Agostini non ci sta, dimezzare con un colpo di spugna il suo palmarés di 15 Mondiali, che ne fa il pilota più titolato nella storia del motomondiale, gli appare un'assurdità, anzi di più una pazzia: "Ma siamo matti? Non scherziamo – reagisce ‘Ago' – quelli sono miei e non me li toglie nessuno". L'83enne campionissimo bresciano parla dei 7 titoli conquistati nella classe 350, in aggiunta agli 8 portati a casa nella 500. Titoli che ora Liberty Media – la holding americana proprietaria della Formula 1 e che dallo scorso luglio detiene l'86% di Dorna Sports, la società che gestisce la MotoGP – vuole eliminare dal conteggio dei campionati mondiali vinti, al pari di quelli assegnati dalle altre classi ‘vassalle': 125, 250, Moto2 e Moto3. Conterebbero insomma solo i titoli della classe ‘regina', ovvero la 500cc prima e la MotoGp adesso.

Il nuovo conteggio dei titoli Mondiali del motociclismo: Agostini scenderebbe a 8, solo uno più di Rossi e (tra poco) Marquez
Con questa svolta epocale, che riscriverebbe la storia delle due ruote, l'albo d'oro del motomondiale ne uscirebbe stravolto, per non dire mutilato. Da recordman iraggiungibile, Agostini – coi suoi 8 titoli ‘residui' – finirebbe nel mucchio dei Rossi e Marquez, che dunque col nuovo conteggio festeggerà quest'anno il suo Mondiale numero 7, al pari di Valentino (entrambi perderebbero due titoli, rispettivamente 125-250 e 125-Moto2). E c'è chi come Max Biaggi e Loris Capirossi si troverebbe addirittura la propria bacheca completamente vuota, avendo vinto titoli solo nelle classi inferiori.

La reazione di ‘Ago', non vuole mollare niente: "Non scherziamo, siamo matti?"
"Non scherziamo, quelli sono miei e non me li toglie nessuno – dice Agostini a ‘Repubblica' a proposito dei 7 titoli in questione, vinti nella classe 350 tra il 1968 e il 1974 – Ne ho parlato con Jorge Viegas, il presidente della FIM: è la Federazione internazionale che decide, mica Liberty Media. Tra Phil Read, Jim Redman e Mike Hailwood – giusto per fare 3 nomi non italiani o spagnoli – dovremmo dimenticarci di 16 Mondiali, strappare le pagine dei libri: siamo matti? Capisco la voglia di dare un nuovo impulso a questo motomondiale, ma ci sono altri modi. Gettare la storia nella spazzatura? Così non si fa".