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Guerra in Ucraina

Dmitry e Nikita Mazepin inseriti nella lista nera dall’UE: stretti legami con Putin

L’ex pilota di Formula 1 Nikita Mazepin, appena licenziato dalla Haas dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, e il padre Dmitry sono stati inseriti nella black list dell’Unione Europea per gli stretti legami con il presidente della Russia Vladimir Putin.
A cura di Michele Mazzeo
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Dopo il licenziamento da parte della Haas in seguito all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia arrivano altre brutte notizie per l'ormai ex pilota di Formula 1 Nikita Mazepin che insieme al padre, il magnate russo Dmitry Mazepin (proprietario tra le altre cose anche di Uralkali ex main sponsor della scuderia statunitense), è stato inserito nella nuova lista nera dell'Unione Europea a causa degli stretti legami con il Governo di Vladimir Putin. Entrambi dunque adesso, come già accaduto agli altri oligarchi della cerchia del presidente russo, saranno colpiti dalle sanzioni dell'UE: per loro beni congelati e divieto di ingresso negli stati europei.

Tra i 160 nomi aggiunti di recente alla black list dell'Unione Europea di persone che si sono rese responsabili o hanno contribuito all'invasione russa in Ucraina pubblicati sull'Official Journal of the European Union figurano infatti anche quelli del giovane pilota moscovita (che proprio oggi, in una conferenza stampa, si era scagliato contro il licenziamento da parte della Haas) e del padre (che aveva minacciato azioni legali contro il team F1 americano dopo la rescissione dell'accordo di sponsorizzazione con la sua Uralkali).

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I due Mazepin farebbero infatti parte della ristretta cerchia di oligarchi e imprenditori molto vicini all'azione del presidente russo Vladimir Putin e con cui lo stesso si è riunito il giorno dell'attacco in Ucraina per discutere sull'impatto delle sanzioni che avrebbero colpito la Russia: "Mazepin è coinvolto nei settori economici e fornisce una fonte sostitutiva di reddito al governo russo, che è responsabile dell'annessione della Crimea e della destabilizzazione dell’Ucraina. Il 24 febbraio Mazepin si è incontrato con Putin insieme ad altri 36 uomini di affari per discutere l’impatto delle sanzioni – si legge infatti nel rapporto della Commissione UE –: il suo invito a questa riunione dimostra quanto sia a stretto contatto con Putin, sostenendo o attuando azioni o politiche che minacciano o compromettono l'integrità territoriale, l'indipendenza e la sovranità dell'Ucraina".

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