Coronavirus, Lewis Hamilton: “Non sono positivo. Tampone? Sono pochi e c’è chi ne ha più bisogno”

Il sei volte campione del mondo di Formula 1 Lewis Hamilton risponde sul proprio profilo Instagram alle "speculazioni sul suo stato di salute" fatte da più parti dopo che due persone con cui era stato recentemente a contatto sono risultati positivi al Coronavirus (qui gli aggiornamenti con le ultime notizie in tempo reale sull'emergenza sanitaria in Italia e nel resto del mondo).
F1, Lewis Hamilton su Instagram: "Sto bene, non ho il Coronavirus"
Il pilota della Mercedes che, nella conferenza stampa tenutasi prima che il GP d'Australia fosse cancellato a poche ore dalla prima sessione di prove libere, aveva rivolto pesante accuse alla Formula 1 e alla Fia per non aver preso la decisione prima che tutto il Circus si recasse in Australia, adesso in una storia su Instagram manda un messaggio a tutti i suoi tifosi e tutti gli appassionati della competizione automobilistica a ruote scoperte più prestigiosa al mondo.

"Non ho sintomi, ormai 17 giorni da quando ho visto Sophie Trudeau e Idris Elba"
Il britannico col suo messaggio ha voluto mettere a tacere innanzitutto le voci sulla sua presunta positività al Coronavirus dopo che Sophie Trudeau, moglie del primo ministro canadese, e l'attore Idris Elba, con cui era stato recentemente a contatto sono entrambe risultati positivi al test del CoVid-19: "Ho letto molte speculazioni sul mio stato di salute, dopo che due persone con cui ho avuto contatti sono risultate positive – ha detto infatti Lewis Hamilton sul post poi pubblicato anche su Twitter -. Vi voglio far sapere che sto bene. Non ho sintomi e sono passati 17 giorni da quando ho visto Sophie e Idris".
Il pilota Mercedes: "Tamponi? Sono pochi, ci sono persone che ne hanno più bisogno di me"
Nel suo messaggio il campione del mondo di Formula 1 in carica ha spiegato anche il motivo per il quale non ha effettuato il test con il tampone e quali sono invece le precauzioni che ha preso in questi giorni di emergenza sanitaria: "Ho parlato con il mio dottore e ho chiesto se dovessi fare il tampone – ha precisato infatti il 35enne di Stevenage -. Ma la verità è che c'è un numero limitato di tamponi e ci sono persone che ne hanno più bisogno di me. Quindi la cosa che ho fatto è di isolarmi e tenere le distanze dalle persone. La cosa più importante che ogni persona può fare – ha concluso – è di essere fiduciosi, mantenere le distanze sociali il più possibile, e lavarsi bene le mani regolarmente e per almeno 20 secondi".