Cambia la classifica del GP Singapore di F1: penalità impietosa per Hamilton a gara finita

Lewis Hamilton penalizzato di cinque secondi al termine del Gran Premio di Singapore, una sanzione che lo ha retrocesso dalla settima all'ottava posizione, lasciando il settimo posto a Fernando Alonso (che aveva protestato vivacemente per la guida del britannico, costretto a rischiare per un malfunzionamento dei freni). Il verdetto dei commissari di gara era atteso e scontato tanto che né l'inglese né la Scuderia di Maranello hanno mosse obiezioni o pensato di presentare ricorso. perché gli è stato comminato? Per aver superato i track limits nei giri finali a causa di un cattivo funzionamento dei freni anteriori che s'è verificato a quattro giri dalla conclusione della corsa, proprio quando era in lotta con l'asturiano dell'Aston Martin che lo incalzava alle spalle.
La nota ufficiale della FIA sulla penalità inflitta a Hamilton
"I Commissari hanno ascoltato il rappresentante del team e il pilota, esaminato i dati di posizionamento/marshalling, i video, le comunicazioni radio del team e le riprese on board – si legge nella nota ufficiale della FIA -. Durante l’audizione, il pilota ha confermato di essere uscito di pista in diverse occasioni, spiegando di aver guidato in quel modo per gestire un problema ai freni". Un giustificazione che non è stata ritenuta sufficiente per evitare il provvedimento alla luce delle norme sugli standard di guida e per questo è stata applicata la penalità indicata per questo tipo di infrazione.
Il pilota Ferrari ha provato a giustificarsi ma non è bastato
Il taglio di alcune curve nella parte finale del Gran Premio non poteva passare inosservato né impunito alla luce del regolamento. Quelle manovre, secondo l'analisi fatta dai commissari di gara, hanno fatto sì che Hamilton beneficiasse di un vantaggio di tempo riuscendo a tenere la settima posizione nonostante l'avaria all'impianto frenante. Una situazione ritenuta inaccettabile anche alla luce della comprensibile versione dei fatti esposta dal britannico. In buona sostanza, nessuno ha messo in dubbio la sua buona fede ma il fatto stesso che il ferrarista abbia fatto nulla per compensare in un'azione successiva quel vantaggio è stato motivo ulteriore per rimarcare la decisione nei suoi confronti.
La sanzione inflitta al campione del mondo inglese rende ancora più amaro il week-end di Singapore: la Ferrari ha dovuto fare i conti (anche) con il risultato deludente (l'ennesimo) di Charles Leclerc zavorrato da problemi al motore della sua SF-25 (il monegasco ha chiuso al sesto posto alle spalle di Kimi Antonelli).