Tadej Pogacar è mostruoso, altra impresa incredibile ai Mondiali: è campione dopo una fuga di 106 km

Tadej Pogacar è di nuovo campione del mondo. Il fuoriclasse sloveno ha trionfato nella prova in linea dei Mondiali di ciclismo 2025 a Kigali, in Ruanda, con una delle sue imprese destinate a restare nella memoria: una fuga di 106 chilometri che gli ha permesso di staccare tutti e arrivare da solo al traguardo. Alle sue spalle il grande rivale Remco Evenepoel, vincitore della cronometro, battuto con oltre un minuto di distacco. Bronzo all'irlandese Ben Healy.
Lo scenario era quello del primo Mondiale africano della storia, con un tracciato di 267,5 km e oltre 6000 metri di dislivello, reso ancora più duro dalle rampe del Mont Kigali e del Mur de Kigali. Una prova che ha selezionato il gruppo sin dalle prime fasi, con diversi big in difficoltà: tra i ritiri eccellenti Julian Alaphilippe e Mattia Cattaneo, mentre l'Italia si è affidata a Giulio Ciccone, rimasto presto lontano dai protagonisti.
La fuga solitaria di Pogacar che ha deciso il Mondiale
Il momento chiave è arrivato a circa 100 km dall'arrivo, quando Pogacar ha acceso il motore sul Mont Kigali. Prima ha lasciato sul posto Ayuso e Del Toro, poi ha iniziato un forcing devastante che nessuno è riuscito a contenere. Evenepoel ha provato a reagire in più momenti, ma tra un problema meccanico e il passo insostenibile dello sloveno non è mai riuscito a colmare il gap.
A 50 km dal traguardo il distacco restava stabile attorno al minuto, segno di una superiorità netta. Negli ultimi giri sul circuito di Kigali, Pogacar ha continuato a pedalare con regolarità, mentre alle sue spalle Evenepoel riusciva solo a difendere la piazza d'onore davanti a Skjelmose e Healy.
Pogacar sempre più nella leggenda del ciclismo
Con questo successo, Pogacar diventa campione del mondo per il secondo anno consecutivo, dopo il titolo conquistato a Zurigo nel 2024. La sua stagione si arricchisce così di un altro capitolo leggendario, dopo il quarto Tour de France vinto in carriera.
Per Evenepoel sfuma la possibilità della doppietta cronometro-prova in linea, mai riuscita a nessuno. Ma il belga è stato l'unico in grado di resistere, almeno parzialmente, al ritmo imposto dal fenomeno sloveno.

La fotografia finale è quella di un ciclismo dominato da Pogacar, capace di trasformare una corsa Mondiale in una sfida individuale, esaltando la sua capacità unica di resistere in solitaria e demolire ogni avversario.