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Pogacar vince la Freccia Vallone con una dimostrazione di potenza: non riescono a stargli dietro

Il campione sloveno ha dominato anche nella corsa in Belgio, conquistandola per la seconda volta consecutiva. Il ciclista di UAE Emirates ha imposto distacchi elevati agli altri concorrenti: come l’anno scorso, il francese Kévin Vauquelin è arrivato secondo.
A cura di Maurizio De Santis
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Tadej Pogacar ha vinto la Freccia Vallone per la seconda volta nella sua carriera. Lo ha fatto nonostante un contesto ambientale duro per il freddo e la pioggia. Il ciclista dell'UAE Emirates XRG si è dimostrato ancora una volta nettamente superiore agli avversari, dando una dimostrazione di potenza sulla cima del Mur de Huy. Lì ha staccato tutti, attaccando con forza negli ultimi 500 metri. Nessuno è stato in grado di stargli dietro. E ha conquistato il successo con un ampio vantaggio rispetto agli inseguitori: come l'anno scorso, il francese Kévin Vauquelin è arrivato secondo con un gap di 10 secondi dalla maglia iridata. Terzo sul podio il britannico Tom Pidcock (+14″).

Il momento in cui Poagacar stacca tutti: nessuno gli tiene testa

Nemmeno Remco Evenepoel  (+16″) è riuscito a sostenere il ritmo che a un certo punto è divenuto devastante. C'è un momento della gara che dice tutto: si vede Pogacar che gira per un attimo la testa e dà una sbirciata a chi gli è dietro poi parte e nessuno è più in grado di restare nella sua scia. Lì si è deciso tutto e la classica delle Ardenne s'è trasformata nell'ennesima passerella per il corridore che in questa stagione ha già alzato le braccia al cielo sui traguardi delle Strade Bianche e del Giro delle Fiandre ed è reduce dalle fatiche della Parigi-Roubaix.

La battaglia di logoramento a causa del maltempo

Nonostante le avverse condizioni meteo e dopo una giornata di molteplici tentativi di fuga, la gara si è decisa, come da tradizione, sui temuti 1.300 metri del Mur de Huy, con pendenze che toccavano quota 20%. È stato allora che la UAE Emirates-XRG ha preso in mano le redini della corsa negli ultimi chilometri, alzando l'intensità della pedalata con Brandon McNulty e aprendo di fatto la strada a Pogacar. Lo sloveno ha sferrato l'affondo decisivo sul "tornante" della salita più ripida e lì è stato chiaro quali sarebbero state le sorti della Freccia Vallone.

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Nemmeno le avverse condizioni meteo hanno fermato Pogacar, tanto che negli ultimi 100 chilometri, la corsa si è trasformata in una battaglia di logoramento a causa del maltempo. Nel gruppo di testa molti ciclisti hanno ceduto, uscendo di scena prima dell'ultima salita. Remco Evenepoel (Soudal-Quick Step), uno dei grandi favoriti assieme allo sloveno, ha dovuto arrendersi nella fase clou della competizione. Impossibile anche per lui reagire al cambio di ritmo di Pogacar sul Muro e ha concluso solo in nona posizione.

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