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Come sono ridotte le mani di un ciclista il giorno dopo l’inferno della Parigi-Roubaix

Il giorno dopo la Parigi – Roubaix van der Aert, che ha lottato per la vittoria, ha mostrato le immagini della sua mano, e si capisce bene lo sforzo che fanno i ciclisti in una gara così dura.
A cura di Paolo Fiorenza
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Le grandi classiche del Nord sono durissime. Lo sanno bene i ciclisti che le disputano. Fatica vera, chilometri e chilometri che vanno macinati in condizioni durissime. Chi vince riesce a svoltare, sono trionfi che sistemano una carriera. Perché solo quelli che hanno determinante qualità e sanno resistere a uno sforzo sovrumano riescono a farcela. Si prova tanta empatia verso chi invece arriva secondo o terzo e vede il successo a un passo, un successo che poi svanisce, con la beffa enorme che magari non riesci a smaltire più. Nella domenica di Pasqua si è disputata la Parigi – Roubaix, nel day after uno dei grandi protagonisti ha mostrato le conseguenze di una gara da ‘Iron Man' veri.

La Roubaix 2022 è stata vinta da Dylan Van Baarle, un ciclista in ascesa e di qualità, bravo nelle gare in linea, che sta attraversando un momento di grande forma. Secondo posto per Van Aert, che in volata ha piegato Kung, Devriendt e Mohoric. Una gara deludente e poco fortunata per Filippo Ganna. Il giorno dopo di una gara così importante e così faticosa prevede comunque l'allenamento per gli atleti. Ma il day after è davvero complicato. Van Aert, il secondo classificato, ha mostrato sui social le conseguenze di una gara così complicata: mani estremamente provate, afflitte da piaghe e calli molti evidenti (e dolorose), con il pavet che provoca grandi sollecitazioni a tutti i ciclisti, trasferendo le vibrazioni dall'asfalto fino alle dita.

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Dura da correre, ma durissima anche da preparare una gara come la Parigi – Roubaix e lo dimostra anche la dieta dei Mathieu van der Poel, ciclista di alto livello che però non è riuscito a competere per la vittoria. Da un'immagine postata sui social si nota come si sia alimentato con cibi solidi a inizio gara e poi il ciclista ha bevuto tantissimo superati i 100 chilometri.

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