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Zago racconta la difficoltà di dormire con Totti alla Roma: “Chiesi di cambiare stanza”

Antonio Carlos Zago ricorda cosa accadde quando al suo arrivo alla Roma fu messo nella stessa stanza di Francesco Totti: una situazione insostenibile.
A cura di Paolo Fiorenza
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Antonio Carlos Zago è attualmente in attesa di trovare panchina, dopo la separazione dal Botafogo Paraibano dello scorso maggio. L'ex difensore della nazionale brasiliana, oggi 56enne, non ha mai interrotto il suo legame con la Roma, con la quale ha vinto lo Scudetto del 2001: Zago non manca di scendere in campo con la maglia delle Legends giallorosse. Quella Roma era ovviamente la squadra messa nelle mani e soprattutto nei piedi di Francesco Totti, a proposito del quale Antonio racconta la difficoltà di dormirci assieme, al punto che l'anno successivo il Capitano finì a dormire in stanza da solo.

L’esultanza di Zago con Totti in un derby Lazio–Roma del dicembre 2000 (0–1, autogol di Negro)
L’esultanza di Zago con Totti in un derby Lazio–Roma del dicembre 2000 (0–1, autogol di Negro)

Zago fu messo in stanza con Totti alla Roma, ma dormire era impossibile

"Quando sono arrivato al primo anno mi hanno messo in stanza con lui e per me era un onore – ricorda Zago, tornando con la memoria al gennaio del 1998, quando lui aveva 28 anni e Totti 21 – Accettai subito ovviamente. Ma di notte russava e parlava forte. Una volta urlò: ‘Passami la palla, passami la palla'. Io sono andato lì a calmarlo e piano piano ha ripreso il sonno regolare. Ma io non dormivo e volevo riposarmi, così chiesi di cambiare stanza. Dall'anno dopo Totti dormiva da solo".

Antonio Carlos Zago in azione con la Roma Legends quest’anno
Antonio Carlos Zago in azione con la Roma Legends quest’anno

Zago è ricordato per un gesto non bello, lo sputo in faccia al Cholo Simeone in un derby del novembre 1999: la rivalità tra brasiliani e argentini in quel frangente si sommò alla tensione della stracittadina tra Roma e Lazio, e il giallorosso si macchiò del comportamento peggiore per uno sportivo. Lo sputo non fu visto dall'arbitro in campo, ma poi fu punito dal Giudice Sportivo con la prova TV, dando tre giornate di squalifica a Zago.

"Lo sputo a Simeone? Sono pentito, per me non è un bel ricordo"

"Lui provocava e se la stava prendendo con Marcos Assunçao – ricorda oggi il brasiliano alla ‘Gazzetta dello Sport' – Io per natura correvo sempre a difendere i compagni, è nato un litigio e ho fatto una cosa che non mi appartiene. So che i tifosi ancora ricordano quello sputo come un ricordo bello, ma per me non è così. Pentito? Assolutamente sì, è stato un brutto gesto. All'epoca dissi che lo avrei rifatto, ma oggi non è così, anche se l'istinto a volte ti porta a fare cose che non vorresti. Mi è successo altre volte, ma chi mi conosce sa che persona sono".

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