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Valentina Vezzali, sottosegretaria allo Sport: “Chiesta capienza stadi all’aperto fino al 75%”

La riapertura degli stadi resta un tema delicatissimo in vista della prossima stagione oramai alle porte. Entro fine mese si dovrà decidere e il sottosegretario allo Sport, Valentina Vezzali, prima di partire per Tokyo ha espresso il suo definitivo parere: “Nel pieno rispetto della cautela e della prudenza, pubblico fino al 75%, si aumenti la capienza per gli impianti all’aperto”
A cura di Alessio Pediglieri
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La riapertura degli stadi, parziale o totale, per tutti gli sport è al centro di un dibattito che è entrato nel vivo a poche settimane dalla ripresa della nuova stagione. Tante le posizioni a confronto, molte le richieste e altrettante le perplessità su quale linea intraprendere per non creare problematici cortocircuiti, in osservanza delle misure sanitarie esistenti e a tutela delle richieste del mondo dello sport. La sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali, poco prima di imbarcarsi per il Giappone dove domani prendono il via i Giochi olimpici con la cerimonia di apertura, ha voluto lasciare il proprio contributo alla discussione.

"Capienza del 75% per gli impianti sportivi all'aperto e del 50% per quelli al chiuso in zona bianca e, in zona gialla, aumentare gli attuali limiti massimi di 1000 persone all'aperto e 500 al chiuso. È questo ciò che ho chiesto alla cabina di regia prima di partire per Tokyo 2020″. Questa la decisione che prenderebbe l'ex campionessa di scherma, oggi sottosegretaria allo Sport. Una posizione che ha destato ovvie perplessità da parte degli appassionati ma che prova ad andare incontro alle esigenze delle società, pur dando attenzione alle misure restrittive a livello sanitario.

L'obiettivo, dunque, è di proseguire con la riapertura degli impianti, ascoltando tutte le voci coinvolte. Ci sono in prima linea le società che vorrebbero un ritorno al 100%, senza limitazioni di affluenza per poter tornare a guadagnare dalla vendita dei tagliandi, ovviamente seguendo parametri sanitari rigorosi dalla presentazione del greenpass all'utilizzo obbligatorio di mascherine ed eventuali certificati di guarigione dal Covid. Poi, ci sono gli appassionati e i tifosi, che premono per rivivere le partite e gli eventi in diretta, sia al chiuso che all'aperto, accettando qualsiasi decisione in merito pur di poter tornare a tifare dal vivo. Infine, ci sono le Istituzioni che non possono fare eccezioni e tantomeno commettere errori su cui non poter tornare indietro.

Un dedalo che potrebbe finire in un vero e proprio braccio di ferro nelle prossime settimane ed è proprio sul tentativo di mediazione che la Vezzali sta provando a lavorare, accontentando tutti pur in ciò che lei per prima definisce esigenza di mantenere alta la soglia di prudenza e di cautela. Un ulteriore passo verso il dialogo, dunque è stato fatto: gli stadi sono chiusi dall'ottobre dello scorso anno ed entro fine luglio si saprà quanti spettatori potranno entrare negli impianti dal 22 agosto, quando inizierà la prossima stagione.

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