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Troppo Genoa per questo Bologna: Zajc e Destro inguaiano Mihajlovic

Zajc nel primo tempo, Destro nella ripresa: così il Genoa di Ballardini torna alla vittoria dopo tre turni e si riaffaccia fuori dalla zona retrocessione. Il Bologna fermo al palo dei 17 punti adesso rischia il risucchio in basso. La squadra di Mihajlovic e il 4-2-3-1 scelto a Marassi non hanno dato alcun effetto sperato.
A cura di Alessio Pediglieri
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L'era Ballardini ha il compito delicatissimo di rilanciare il Genoa in classifica con il Grifone che stenta da inizio stagione e che non decolla a tal punto da aver spinto il presidente Preziosi al cambio di panchina. Dall'altro capo della partita, il Bologna, ferito nel pareggio interno contro l'Udinese da condotte arbitrali discutibili e pronto al rilancio immediato per evitare di essere fagocitato nella zona rossa della classifica. Ma per i felsinei è notte fonda a Marassi che ritorna a festeggiare una vittoria dei padroni di casa, rabbiosa e meritata con un 2-0 che non ammette repliche.

Fatale per il Bologna di Sinisa la fine del primo tempo e la metà della ripresa, i due nodi decisivi che indirizzano il match sui raccordi liguri. Il gol di Zajc, uno che quando è in giornata può essere decisivo, e la rete dell'ex di turno, Mattia Destro, spianano la strada per il sorriso. La partita racconta di un Genoa bravo e capace, in cui la mano di Ballardini si vede anche nei cambi a gara in corso che permettono al Grifone di non perdere mordente. Laddove le scelte di Mihajlovic con il solo Palacio di punta, non soddisfano né le aspettative né il risultato conclusivo.

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Così, il Genoa e i suoi tifosi tornano a gonfiare il petto in 90 minuti in cui capitalizzano tutto ciò che c'è da capitalizzare e – per una sera – senza recriminazioni: sui sei tiri del primo tempo, il gol di Zajc al 44′, sull'unico della ripresa, il raddoppio al 55′ di Destro. Che permettono una giornata di relax per Shomurodov assente sotto la porta difesa da Da Costa.

E il Bologna? Inconsistente, la squadra di Mihajlovic che tira meno e peggio del Genoa, meritando lo svantaggio: il 4-2-3-1 fondato sull'esperienza di Palacio e sui suggerimenti del trio in trequarti formato da Orsolini-Soriano-Vignato sbatte sul muro del Grifone, raccogliendo amaramente la classica delle occasioni mancate. In classifica, infatti, il Genoa sale a quota 14, il Bologna resta inchiodato a 17 rischiando di essere risucchiato verso il basso.

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