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Spalletti spiazzato da Totti e Ilary: “Mi sembrava una famiglia solida, è stato un peccato”

“Piccolo uomo”, così Ilary Blasi definì Luciano Spalletti nell’anno più caldo della Roma per l’addio del capitano alla maglia giallorossa. Il rapporto tormentato con l’ex dieci e l’addio di Mertens a Napoli hanno rinfocolato la fama di antipatico del tecnico,
A cura di Maurizio De Santis
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Il rapporto tormentato di Luciano Spalletti con Francesco Totti e l'addio di Dries Mertens al Napoli: la versione dei fatti spiegata dal tecnico azzurro.
Il rapporto tormentato di Luciano Spalletti con Francesco Totti e l'addio di Dries Mertens al Napoli: la versione dei fatti spiegata dal tecnico azzurro.

Dries Mertens come Francesco Totti. L'accostamento è fin troppo facile (e altrettanto ingeneroso nei confronti dell'allenatore) quando c'è di mezzo Luciano Spalletti. Lo "speravo di morire prima" in salsa partenopea è stato scandito dal breve video nel quale ‘Ciro', il falso 9 divenuto 9 vero a suon di gol, ha riassunto 9 anni di carriera in azzurro.

Il saluto strappalacrime dell'attaccante belga ("quanto ci siamo divertiti, Napoli nel mio sangue", ha raccontato con le lacrime agli occhi nella clip che si conclude con il Vesuvio alle spalle nell'incantevole scenario della terrazza sul mare) è stato come azionare la sequenza videoclip e riportare la memoria a quel pomeriggio dell'Olimpico in cui il capitano della Roma diceva addio al calcio e alla sua ‘magica' avventura in giallorosso.

Quando le telecamere inquadrarono la figura del tecnico lo stadio gli riservò bordate di fischi. La storia di quel rapporto difficile e tormentato è stata (ed è) una spina nel fianco per Spalletti che si ritrova addosso cucita l'immagine scomoda dell'antipatico ("lo so, lo so che lo dicono… ma perché?"). E quando gli chiedono perché non è stato possibile trovare un'intesa con Mertens, cosa c'è stato realmente dietro le quinte, la replica è immediata.

Dries Mertens ha lasciato il Napoli dopo 9 anni. Il belga ha salutato la città e i tifosi con un videomessaggio emozionante. Le parole di Spalletti sul suo addio sgombrano il campo dalle illazioni sul mancato rinnovo.
Dries Mertens ha lasciato il Napoli dopo 9 anni. Il belga ha salutato la città e i tifosi con un videomessaggio emozionante. Le parole di Spalletti sul suo addio sgombrano il campo dalle illazioni sul mancato rinnovo.

"Chiariamo – dice Spalletti al Corriere della Sera -, come fosse stato toccato su un nervo scoperto -. Non è certo colpa mia e non è stato il club a non volerlo con noi. Mertens avrebbe potuto darci una grande mano. La società gli ha fatto una proposta e lui ha ritenuto di non accettarla. Stop, in certe dinamiche non voglio entrare".

Da Mertens a Totti il passo è breve. Negli ultimi tempi, sia pure per una vicenda privata dolorosa, l'ex dieci della Nazionale, l'ottavo re di Roma, il capitano per sempre dei giallorossi, è finito nel tritacarne mediatico per la separazione da Ilary Blasi.

L'ex capitano della Roma finito nel tritacarne mediatico per la rottura del matrimonio con Ilary Blasi.
L'ex capitano della Roma finito nel tritacarne mediatico per la rottura del matrimonio con Ilary Blasi.

La rottura del matrimonio e di un'unione che aveva fatto sognare è stata dirompente quanto il gossip che s'è scatenato sulla nuova fiamma (Noemi Bocchi), sulla reazione dell'ex calciatore e su come ha riorganizzato la sua vita. Nel periodo più caldo della sua esperienza capitolina l'ex consorte di Totti lo definì un "piccolo uomo" per il rapporto all'interno dello spogliatoio e per il trattamento riservato all'uomo prima ancora che al calciatore.

"Francesco chiedeva solo rispetto ed era giusto – spiegò allora Blasi –. Spalletti con lui sicuramente non lo è stato, non l’ha saputo guidare in un percorso umano. Le persone le giudico anche da questo. Non critico la scelta tecnica, critico il comportamento umano e per questo dico che è stato un uomo piccolo".

Spalletti le rispose con stile e ironia pungente, regalandole la canzone "piccolo uomo" scritta da Franco Califano e interpretata da Mia Martini. "Un grandissimo successo al quale ero molto attaccato", disse. Il tono odierno è del tutto diverso, si mostra sinceramente dispiaciuto quando gli viene fatta la domanda scivolosa sulla crisi di coppia.

"Non me l'aspettavo e mi dispiace veramente. La famiglia è importante nella vita di ogni uomo, la sua mi è sempre apparsa solida. Una base importante per Francesco e Ilary. Ma la vita riserva anche questo, è un peccato".

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