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Spagna, il premier Sanchez: “Spero che il calcio riparta. Decidono Federazione e Lega”

Il presidente del Governo spagnolo Pedro Sanchez nel suo ultimo intervento, oltre a ad annunciare la revoca delle restrizioni per gli allenamenti per gli sport professionistici (che potranno dunque riprendere in maniera individuale), ha parlato del futuro della Liga sperando che si torni in campo al più presto. Sarà decisivo in tal senso il sì di Federazione e Lega.
A cura di Marco Beltrami
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Al contrario di quanto avviene in Italia dove l'ultima parola sulla possibile ripresa del campionato di Serie A spetterà al governo, in Spagna il premier ha dichiarato che saranno Federazione e Leghe a decidere. Il presidente del Governo Pedro Sanchez nel suo ultimo intervento, oltre a ad annunciare la revoca delle restrizioni per gli allenamenti per gli sport professionistici (che potranno dunque riprendere in maniera individuale). ha parlato del futuro della Liga sperando che si torni in campo al più presto.

Per la ripresa del calcio spagnolo decidono Federazione e Lega

Pedro Sanchez è intervenuto sul tema relativo alla possibile ripresa dei campionati professionistici di calcio. Il premier spagnolo ha fatto il punto della situazione: "Saranno Federazioni e Lega a decidere quando il calcio tornerà. Speriamo che sia il più preso possibile anche se temo che vedremo le partite prima in televisione che negli stadi. Ad oggi infatti la cosa certa è che quando si ricomincerà lo si farà a porte chiuse. Abbiamo già consentito gli allenamenti individuali e per gli sport di squadra speriamo il primo possibile". Se in Italia dunque l'ultima parola dovrebbe spettare al Governo dopo una possibile intesa sul protocollo sanitario (al momento i margini per una ripresa sono ridotti al minimo), in terra iberica il pallone è tra i piedi delle istituzioni del calcio.

Il piano della Liga per concludere il campionato

Il piano della Liga per il ritorno in campo è già noto da tempo. A partire dal 4 maggio si ritornerà agli allenamenti individuali, anche per i calciatori. Questi ultimi poi, insieme a tesserati e addetti ai lavori si sottoporranno come accaduto in Germania a tamponi a tappeto. In 48 ore si valuteranno i risultati e solo dopo questa procedura si potrà tornare anche agli allenamenti personalizzati, con la prospettiva di lavorare in gruppo, con pallone e partitelle dal 18. In questo modo si avrebbe a disposizione un'altra settimana per comunicare all'Uefa la volontà di concludere la stagione, visto che la deadline è fissata al 25 maggio.

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