Rocchi a Open VAR: “Hojlund andava espulso per la gomitata a Ferguson, ma il VAR è stato intimidito”

La gomitata di Hojlund rifilata a Ferguson in Bologna–Napoli andava sanzionata con il cartellino rosso per condotta violenta e non con la semplice ammonizione. Così fosse stato, l'ex Manchester United avrebbe addirittura rischiato la squalifica per un minimo di 3 giornate ma c'è qualcosa che ha ingannato tanto l'arbitro quanto i colleghi al VAR. A spiegarlo è il designatore Gianluca Rocchi durante l'intervento a Open VAR su DAZN: ascolta il dialogo con il direttore di gara (Chiffi), la riflessione fatta sulla valutazione di quell'episodio (compreso l'atteggiamento del calciatore dei felsinei) e le deduzioni della cabina di regia poi spiega qual è l'errore commesso dal fischietto e dagli ufficiali che hanno scandito quella decisione. "Andava ammonito Ferguson, per aver simulato un colpo al viso quando invece lo ha preso sul costato, ed espulso Hojlund per la gomitata. Ed è forse stato proprio l'atteggiamento del giocatore del Bologna ad aver intimidito il VAR". In buona sostanza, accentuando le conseguenze del colpo subito ha finito col depenalizzare un intervento che, diversamente, sarebbe stato punito con maggiore severità.

Hojlund andava espulso per condotta violenta: la regola 12
La regola 12 su falli e scorrettezze prende in esame la cosiddetta "condotta violenta" e, secondo Rocchi, è questa la cornice normativa che andava applicata al caso in questione.
Un calciatore si rende colpevole di condotta violenta quando usa o tenta di usare vigoria sproporzionata o brutalità contro un avversario in mancanza di contesa per il pallone, o contro un compagno di squadra, un dirigente, un ufficiale di gara, uno spettatore o qualsiasi altra persona, a prescindere dal fatto che si concretizzi o no un contatto. Inoltre, un calciatore che, in mancanza di contesa per il pallone, colpisce deliberatamente con le mani o le braccia un avversario o qualsiasi altra persona sulla testa o sul volto è colpevole di condotta violenta, a meno che la forza usata sia irrilevante.
"Per noi è da rosso", sentenzia il capo degli arbitri che introduce anche un altro elemento per alimentare il ragionamento: ovvero le conseguenze sulla valutazione in seguito al comportamento del calciatore rossoblù. "È una situazione che mi infastidisce molto – aggiunge Rocchi – perché questa tipologia di interventi serve a tutelare i giocatori e invece oggi c'è chi tiene un certo atteggiamento per far ammonire un avversario". Ecco perché determina che il provvedimento più giusto sarebbe stato duplice: giallo a Ferguson e rosso a Hojlund.
Perché il VAR è stato ingannato da Ferguson e ha graziato Hojlund
La sequenza video del contatto tra Ferguson e Hojlund e il commento degli arbitri in sala VAR chiariscono perché l'attaccante del Napoli è stato graziato. Dalle immagini si nota che a commettere fallo è proprio il calciatore del Bologna: gli azzurri stanno ripartendo in contropiede, il danese viene cinturato e trattenuto a terra dal centrocampista ma il gioco prosegue perché Chiffi concede il vantaggio, almeno fino a quando l'ex United non ha una reazione scomposta.

"Lui si tocca in faccia e in faccia non lo prende… lo prende sul costato – è la riflessione fatta in cabina di regia -. Guarda… lui lo trattiene e poi gli assesta la manata. Lui si tocca in faccia ma in faccia non lo prende". Fin qui il ragionamento in sala VAR poi arriva la comunicazione all'arbitro in campo: "Ti confermo ammonizione, è dovuto tutto al difensore che lo trattiene da terra e lui reagisce".