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Onestà, rispetto e idee, la ricetta di Tuchel: “Così ottieni il massimo da Neymar, Mbappè o Lukaku”

Il tecnico tedesco Thomas Tuchel ha spiegato come riuscire a gestire i campioni in campo e negli allenamenti. Tra Psg e Chelsea ha avuto l’occasione di allenare i migliori: “Devi essere onesto, aperto, leale. Se fai capire che certe scelte migliorano i singoli e tutta la squadra, allora guadagni il loro consenso, L’autorità non serve”. Poi, su Lukaku: “Stiamo ancora studiando come renderlo il più efficace possibile”.
A cura di Alessio Pediglieri
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Thomas Tuchel è diventato negli ultimi anni un riferimento per chi allena. Si è guadagnato il merito di sedere sulla panchina prestigiosa del Paris Saint Germain, con in campo fenomeni assoluti come Mbappè, Di Maria e Neymar, e poi quella del Chelsea con Jorginho, Kantè e Lukaku. Campioni in campo e nello spogliatoio per qualità e personalità ai quali, però, un tecnico deve imparare a rapportarsi trovando il modo di ottenere il massimo, senza farsi schiacciare o ridimensionare.

Sia a Parigi sia a Londra, il tecnico tedesco ha dimostrato di saperci fare e di riuscire a gestire le stelle in suo possesso. I risultati sono arrivati in una manciata di stagioni dove sia in Francia sia in Inghilterra non hanno potuto che applaudire al lavoro svolto da Tuchel: due titoli di Ligue 1 consecutivi, due Supercoppe di Francia, una Coppa di Francia e una di Lega, più una finale di Champions League con il Psg, in due stagioni. Una Champions league e una Supercoppa Europea in una stagione con il Chelsea.

Guardo molte partite perché da ognuna di esse imparo molto. Vedere altre partite ti apre la mente, mette in discussione le tue convinzioni, e ti rende un allenatore migliore

Migliore a tal punto che si può anche permettere di spiegare quale sia la ricetta per gestire personalità forti e portarle a rendere il massimo in campo: "Se sei in un grande club sei anche sereno di poter lavorare al meglio. La comunicazione è fondamentale, ti permette di essere concentrato su ciò che fai. E poi, un allenatore deve essere sempre diretto e onesto, chiaro su cosa si aspetta e aperto a valutare alternative".

Per allenare Mbappè e Neymar a Parigi , o Kanté e Lukaku al Chelsea, li devi convincere a fare un movimento o un altro. Come? Devi guadagnare il loro consenso attraverso la forza delle tue idee, non attraverso l'autorità. Devi convincerli che quella strategia migliorerà  non solo loro ma il gioco della squadra.

Su Lukaku, poi, apre una parentesi a parte, per averlo oggi al Chelsea, con la delusione dei tifosi dell'Inter che hanno visto il belga partire da Milano poco tempo dopo la vittoria tricolore: "Mi spiace per i tifosi nerazzurri, ma Romelu voleva riallacciare il filo che lo legava al Chelsea sin da giovane e ha deciso così. Siamo felici della nostra scelta, abbiamo colto l'occasione al volo. Di certo giocare in Italia lo ha migliorato ancora".

Posso dire di essere soddisfatto della scelta su Lukaku: ci siamo adattati al suo stile di gioco, e lui si è adattato al nostro. Stiamo ancora studiando come rendere Romelu il più efficace possibile.

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