Nagelsmann fa a pezzi la sua Germania dopo il ko in Slovacchia: “Non voglio più sentire quella parola”

Prima Hancko e poi Strelec. La Germania di Julian Nagelsmann crolla in Slovacchia contro la Nazionale allenata da Francesco Calzona che ha rifilato un netto 2-0 ai tedeschi all'esordio delle sfide di qualificazione ai Mondiali 2026 nel girone A. Il CT della Germania mastica amaro e in diretta tv di certo non si è tirato indietro criticando aspramente la propria squadra che è sembrata oggettivamente spenta e poco reattiva al contrario degli avversari.
"Non voglio più sentire la parola ‘qualità', è una questione di motivazioni – spiega il CT tedesco -. Abbiamo selezionato i migliori giocatori dalla Germania ma forse dovremmo puntare su meno qualità, ma su giocatori che danno il massimo". Nagelsmann è sicuro che con giocatori capaci di scendere in campo con un altro atteggiamento il risultato sarebbe stato diverso: "Se fossero venuti quei giocatori ci sarebbe stato un risultato diverso rispetto a quello che abbiamo ottenuto". La Germania è dunque ora ferma a 0 punti insieme a Lussemburgo sconfitti 3-1 contro l'Irlanda del Nord.

Nagelsmann ha puntato il dito sulla prestazione e proprio sulla superficialità mostrata in alcuni casi dai suoi giocatori: "Oggi eravamo lontanissimi da tutto, nel bene e nel male – ha detto -. Tutti devono capire che dobbiamo affrontare partite come queste come se fosse una semifinale di Champions League". Il CT spiega qual è stato il grande errore in campo: "In genere ho fiducia nei giocatori, ed è per questo che li convoco ma non basta giocare con il freno a mano tirato".

Il CT tedesco sottolinea come i giocatori della Germania abbiano sottovalutato l'impegno contro la Nazionale allenata dall'ex tecnico del Napoli. "Le vediamo regolarmente in Coppa queste storie di Davide contro Golia – ha detto -. Se non riusciamo a gestire tutto ciò allora possiamo chiudere il libro". E conclude: "La qualità non conta. Perché ci sono partite in Coppa di Germania in cui una squadra di terza divisione come il Wehen Wiesbaden pareggia 2-2 con il Bayern Monaco? Non per la qualità dei giocatori, ma semplicemente per le motivazioni".