Come sta il Milan? La squadra è tornata al lavoro, a due giorni dalla pesante sconfitta interna contro la Fiorentina e dalle polemiche per un avvio di campionato tutt'altro che positivo. Il clima è sereno anche se l'aria continua ad essere pesante con la contestazione di San Siro ancora nella orecchie sebbene la società ha deciso di mantenere Giampaolo al proprio posto.

Il club ha provato a fare quadrato attorno alla squadra e al tecnico evitando di agitare ulteriormente acque già intorbidite dalle troppe sconfitte iniziali (quattro su sei uscite stagionali). Per il momento l'ex Sampdoria confermato, almeno fino al match di sabato contro il Genoa che ha anche il sapore di una sfida diretta che non si può perdere per nessun motivo.

Vertice con Maldini e Massara

L'allenatore rossonero è stato il primo ad arrivare a Milanello, circa due ore prima dell'allenamento, dando malgrado tutto il buon esempio davanti a Paolo Maldini e Frederic Massara, che sono rimasti a colloquio negli spogliatoi con squadra e tecnico per circa mezz'ora. Giampaolo si è intrattenuto con i dirigenti rossoneri anche dopo la seduta, visto che gli argomenti caldi sono molteplici e tutti delicati. Boban è rimasto invece in sede per un confronto con ilresto della proprietà rossonera.

Chi potrebbe succedere a Giampaolo

Il futuro di Giampaolo resta ancora in bilico e si susseguono nomi su nomi in caso di sconfitta a Marassi contro il Genoa. Crescono le quotazioni di Rudi Garcia, mentre Luciano Spalletti e Andriy Shevchenko hanno pubblicamente declinato l'ipotesi di una panchina a stagione già iniziata. Però resta viva anche l'opzione Gennaro Gattuso, anche se ‘Ringhio' potrebbe andare proprio sulla panchina del Genoa, in caso di esonero di Andreazzoli, altro tecnico in bilico in caso di nuovo risultato negativo dal campo.

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