Luzhny si arruola, combatte per l’Ucraina e attacca gli atleti russi: “Stanno zitti, sanzioni giuste”

Molti sportivi ucraini sono andati in battaglia, tra coloro che sono andati al fronte, oltre al tennista Stakhovskhy, c'è pure Oleg Luzhny. L'ex difensore di Arsenal, Dinamo Kiev e nazionale dell'Ucraina in un'intervista ha anche dichiarato di essere favorevoli a tutte le sanzioni che il mondo dello sport ha inflitto alla Russia.
20 anni di carriera trascorsi quasi tutti ad altissimo livello, Luzhny, che ha vinto 17 trofei (incluso un campionato sovietico e una Premier League con i Gunners), ha preso le armi ed è tornato a fare il difensore, questa volta però non ci sono attaccante da marcare, ma c'è qualcosa di ben più importante e cioè difendere il proprio paese. Al ‘Mirror' Luzhny ha parlato delle difficili condizioni in cui si trovano a vivere lui e i suoi connazionali, che devono fare i conti con i bombardamenti e con la mancanza anche di cibo e acqua: "Come tutti gli ucraini sono a difendere la nostra patria. La situazione è molto tesa, le sirene suonano tre o quattro volte al giorno, anche di notte. Le persone devono correre freneticamente nei rifugi, anche le donne con bambini piccoli, che non capiscono cosa sta succedendo. Sono terrorizzati, intere città e interi villaggi vengono bombardati e distrutti, le persone vengono private di gas, elettricità, acqua e cibo".

Inoltre senza farsi problemi, Luzhny ha anche criticato gli sportivi russi che rimanendo in silenzio non fanno altro che accettare le decisioni del Presidente Putin, inoltre ha detto di essere favorevole alle sanzioni contro gli atleti della Russia: "Appoggio tutte le sanzioni. Le persone che sono coinvolte nello sport fanno parte di una Nazione. Quando la nazione elegge il presidente, ha anche la responsabilità delle azioni del presidente eletto. Se stanno zitti, significa che sostengono ciò che sta accadendo, ovvero l'invasione di un paese pacifico".