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L’Inter non pensa all’esonero, Conte non dà le dimissioni. Ma se salta l’ipotesi è Allegri

Il nome di Massimiliano Allegri (svincolato dal contratto con la Juventus) è stato accostato alla panchina dell’Inter. Il club non pensa all’esonero dell’attuale allenatore né c’è ipotesi di dimissioni all’orizzonte ma se a fine stagione le parti non troveranno una sintesi sulle rispettive vedute non è da escludere anche l’ipotesi più clamorosa.
A cura di Maurizio De Santis
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Massimiliano Allegri all'Inter al posto di Antonio Conte. È un'ipotesi clamorosa, un'idea che la Milano nerazzurra non esclude affatto qualora il rapporto con il tecnico attuale dovesse interrompersi a fine stagione. Non sono solo voci, un fondo di verità c'è ma si accompagna a un'altra certezza del momento: non c'è volontà da parte della presidenza Zhang di esonerare il tecnico attuale né di metterlo alle strette ma di proseguire con lui il percorso iniziato un anno fa.

Il punto è un altro: esistono i presupposti perché le strade non si separino? tutte le anime del club, dalla dirigenza ai calciatori, remano nella stessa direzione dell'allenatore? esiste una possibilità di mediazione tra il vincere subito (preferito dall'ex ct) e il progetto di crescita, progressivo ma graduale, attualmente in atto? Domande alle quali servirà trovare una risposta guardandosi negli occhi e mettendo sul tavolo ogni cosa. Farlo adesso per ricominciare oppure dirsi addio ora.

Il trend negativo dell'Inter nella seconda parte del torneo (come accaduto con Spalletti e prima ancora con Mancini), la frequenza dei passi falsi in campionato (9 rimonte subite, 20 punti dilapidati per strada), l'incapacità di lottare per lo scudetto e portare a casa un trofeo (fuori dalla Coppa Italia, resta ancora l'Europa League) collidono con gli investimenti sostenuti finora, a cominciare con lo stipendio da quasi 11 milioni netti a stagione che percepisce lo stesso Conte (contratto fino al 2022).

Nodi che vanno sciolti. Intoppi che vanno superati. Soluzioni comuni da adottare. Tre sfumature di uno stesso concetto: cosa vuol fare Conte? Le frasi pronunciate anche dopo il pareggio beffa di Verona ("a fine stagione faremo le opportune valutazioni") fanno capire che molto dipenderà dalla prossima linea di mercato che l'Inter adotterà e richiama quell'espressione rimasta emblematica ("accomodarsi con 10 euro in un ristorante da 100 euro") perché segnò la fine del rapporto con la Juventus nel 2014. Ecco perché il nome di Massimiliano Allegri (libero dal contratto con la Juventus) torna di stretta attualità: dopo aver raccolto il testimone a Torino potrebbe farlo anche a Milano, grazie soprattutto agli ottimi rapporti con l'ad Marotta.

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