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L’ex Fenomeno Ronaldo: “Mi dissero che non avrei più camminato”

L’ex campione brasiliano Ronaldo Luís Nazário de Lima attuale presidente del Valladolid ha scritto una lettera per tutti i suoi tifosi, invitandoli a non mollare e non perdere la speranza nei difficili giorni del Coronavirus. Nella lettera ha consigliato a tutti di seguire il suo esempio, e la sua forza di volontà che gli permise di tornare a giocare nonostante il parere negativo dei medici dopo i gravi infortuni.
A cura di Marco Beltrami
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Un messaggio di speranza, un invito a tenere duro nei difficili giorni del Coronavirus. L'ex Fenomeno RonaldoL'ex Fenomeno Ronaldo ha dedicato una bella lettera ai tifosi del Valladolid, il club di cui è presidente. L'ex centravanti brasiliano ha voluto incoraggiare tutti a non mollare, e non perdere la speranza, proprio come fece lui dopo i terribili infortuni che misero a repentaglio la sua carriera: "Mi dicevano che non avrei mai più potuto camminare. Io combattei per cambiare quelle opinioni".

Il messaggio di speranza dell'ex Fenomeno Ronaldo ai tifosi del Valladolid

Ronaldo Luís Nazário de Lima attraverso il sito ufficiale del Valladolid, ha voluto dedicare un messaggio per tutti i tifosi del club di cui è presidente. L'ex centravanti brasiliano dell'Inter ha invitato il popolo Blanquivioletas alla speranza in questo periodo assai complicato a causa della pandemia: "Siamo separati dalla distanza fisica, scrive l'ex campione, ma sono convinto che non siamo mai stati così vicini. Siamo dentro le nostre case per noi stessi, per coloro che amiamo, per tutti quelli che non conosciamo nemmeno e per coloro che non possono più stare con noi. Ti scrivo per ringraziarti di essere lì, per la pazienza, la cautela e il tuo ottimismo, nonostante tutte le difficoltà, le sfide e le perdite che stiamo affrontando in questi tempi difficili. l calcio mi ha insegnato molte cose". 

Ronaldo e il rischio di non riuscire più a camminare dopo i gravi infortuni al ginocchio

Ronaldo ha invitato tutti a resistere, e tenere duro proprio come fece lui dopo i gravissimi infortuni al ginocchio rimediati ai tempi dell'Inter che misero a repentaglio non solo la sua carriera: "Quando ho subito il mio più grave infortunio al ginocchio, mi dicevano che non avrei mai più potuto camminare. Io combattei per cambiare quelle opinioni e mostrare a tutti che potevo fare quello che desideravo di più. Alla fine arrivò il momento, forse il più emblematico di tutta la mia carriera, nel 2002, in Giappone, nella finale dei Mondiali. Segnai 2 gol contro la Germania, per il mio paese, fu la consacrazione del mio ritorno. .Sono sicuro che anche tu, quando guarderai indietro, ricorderai quante volte ti sei alzato, da tutte le tue battaglie e quante volte sei riuscito a superare, nel corso della tua vita, per rendere possibile l'impossibile e arrivare dove sei, chi sei. Siamo insieme e usciremo più forti da tutto questo".

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