Le nuove regole degli arbitri su VAR, rigorini e simulazioni in Serie A: Rocchi spiega tutto

Stretta sui rigorini, maggiore intransigenza nella valutazione di alcuni episodi (è il caso delle simulazioni), ribadire la centralità dell'arbitro rispetto al VAR e al ruolo degli assistenti. È il designatore, Gianluca Rocchi, a tracciare le nuove regole, la linee guida per i direttori di gara che in questo avvio di stagione sono finiti spesso nel mirino per episodi controversi e per alcune interpretazioni molto discusse. "Ci impegniamo ad aumentare sempre di più il rendimento di arbitri e assistenti, e a essere il più coerenti possibile nelle decisioni", le parole del numero uno dei fischietti durante l'analisi della situazione.
Il rigore in Napoli-Inter che ha fatto scuola
È il caso di Napoli-Inter e del penalty assegnato da Mariani su segnalazione del guardalinee: gli otto secondi in cui ha cambiato idea sono bastati per scatenare un putiferio e costringere lo stesso numero uno dei fischietti a censurare con decisione procedura e comportamento (la bocciatura a Open VAR fu netta). È anche per questa ragione che nell'incontro organizzato dalla FIGC a Roma le parti si sono ritrovate intorno a un tavolo per fare il punto della situazione in occasione della sosta di campionato. E in controluce sono stati messi tutti i casi più dibattuti delle ultime settimane.
La questione dei simulatori: basta esasperazioni in campo
Altro tema emerso nel corso della discussione: gli atteggiamenti al limite della lealtà sportiva da parte dei calciatori che inscenano simulazioni clamorose, comportamenti rispetto ai quali gli arbitri hanno garantito tolleranza zero. Non sono stati fatti riferimenti specifici ma gli episodi di Gimenez in Milan-Fiorentina e quanto avvenuto in Bologna-Napoli, con Lang ammonito senza aver toccato Orsolini franato a terra, rappresentano forse l'esempio più tangibile di quel che non è più considerato ammissibile.

Più VAR e review "ma la decisione finale è sempre dell'arbitro"
Le criticità emerse e dibattute hanno scandito anche quale sarà la linea di condotta adottata nell'immediato futuro: sicuramente più severa e improntata a una maggiore coerenza nelle interpretazioni. Da questo punto di vista non poteva passare inosservato il ruolo del VAR, l'opportunità di ricorrere alla review a bordo campo e, cosa più importante, un concetto che Rocchi ritiene chiave: un maggiore intervento della tecnologia non deve portare a un'ingerenza eccessiva nell'operato dell'arbitro la cui figura resta centrale nel processo decisionale.