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La storia pazzesca del Benin che può qualificarsi ai Mondiali 2026 grazie a un cartellino giallo

Il Paese africano sta per fare la storia: ha due partite a disposizione per accedere alla Coppa del Mondo grazie a un imperdonabile errore commesso dal Sudafrica, penalizzato dalla differenza reti e da una disattenzione incredibile.
A cura di Maurizio De Santis
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Una selezione del Benin impegnata nelle qualificazioni ai Mondiali della CAF.
Una selezione del Benin impegnata nelle qualificazioni ai Mondiali della CAF.

Il Benin è uno dei Paesi più indigenti al mondo secondo il rapporto ISU (indice di sviluppo umano) dell'Onu ma, almeno nel calcio, sta per sovvertire la gerarchia delle statistiche: se tutto filerà liscio, parteciperà alla prossima edizione dei Mondiali 2026 grazie a un'ammonizione ignorata e a un clamoroso errore commesso nel girone delle qualificazioni CAF dal Sudafrica (sanzionato con la sconfitta a tavolino). Ecco perché può ritrovarsi nella fase finale del torneo accanto alle selezioni più forti. I "ghepardi", soprannome evocativo annunciato dal presidente della federcalcio Mathurin de Chacus, sono davvero a un passo dal compiere un'impresa incredibile, che nella patria del voodoo è ritenuta manifestazione di assoluta benevolenza degli spiriti.

Perché il Benin è quasi qualificato ai Mondiali 2026

A due partite dalla conclusione del girone di qualificazione che fa riferimento alla Confederazione Africana di Calcio, il Benin è in testa alla classifica del Gruppo C con 14 punti, gli stessi del Sudafrica, ma grazie a una differenza reti migliore (+4 vs +3) ha un vantaggio che, se conservato, spalancherà l'accesso diretto alla Coppa del Mondo. A settembre scorso, dopo un provvedimento disciplinare della Fifa nei confronti dei Bafana Bafana, la selezione allenata dal ct tedesco, Gernot Rohr, s'è ritrovata al comando del girone senza giocare.

La classifica del Gruppo C e Hountondji, l’attaccante del Benin che gioca nel St. Pauli.
La classifica del Gruppo C e Hountondji, l’attaccante del Benin che gioca nel St. Pauli.

Il grave errore del Sudafrica nella conta delle ammonizioni

Il motivo? Teboho Mokoena è il calciatore che, squalificato per somma di ammonizioni, è stato ugualmente schierato dal Sudafrica nella gara che risale a marzo scorso contro il Lesotho e il cui risultato (2-0) è stato cancellato dalla Fifa con il verdetto emesso a settembre scorso. Un atto di superficialità incredibile, considerato l'errore nella conta dei "gialli". La posizione irregolare del centrocampista 28enne ha provocato la sconfitta a tavolino (3-0) che per i Bafana Bafana s'è rivelata un pesante fardello a livello sportivo oltre che un brutto colpo per la speranza di restare in testa al girone e ipotecare la qualificazione ai Mondiali 2026.

Tutto adesso è nelle mani del Benin che è padrone del proprio destino: affronterà Ruanda e Nigeria negli ultimi due turni di qualificazione compresi tra il 10 e il 14 ottobre prossimi, mentre il Sudafrica giocherà in trasferta lo Zimbabwe prima di ospitare il Ruanda. Se i risultati del campo non cambieranno le gerarchie in classifica, saranno i "ghepardi" a prenotare il volo per la Coppa.

L’esultanza dei calciatori del Benin dopo un gol.
L’esultanza dei calciatori del Benin dopo un gol.

Il palmares del Benin: il miglior risultato sono i quarti della Coppa d'Africa

"Ci restano due partite e, se le vinciamo entrambe, abbiamo buone possibilità di qualificarci direttamente", ha confessato Hountondji al sito della Fifa. L'attaccante autore di tre gol in nazionale gioca in Germania nel St. Pauli (in prestito dal Burnley) ed è una delle stelle del Benin proprio per la sua esperienza in uno dei campionati top del ‘vecchio continente'. Il concetto espresso dal calciatore spiega bene anche qual è l'attesa per i prossimi impegni del Benin che nel proprio palmares può vantare al massimo la qualificazione ai quarti di finale della Coppa d'Africa (2019), trofeo al quale non è riuscito a partecipare nel 2021 e nel 2023.

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