La nazionale della Palestina in campo per una partita storica: “Possiamo dare voce al nostro popolo”

Sabato 15 novembre 2025 lo stadio San Mamés di Bilbao ospiterà molto più di un’amichevole di calcio. Alle 20:30 andrà in scena l’attesissima sfida tra la selezione basca e la nazionale palestinese, un evento che ha già registrato quasi il tutto esaurito nello stadio dell’Athletic Club — oltre 53.000 posti — e che si preannuncia come una giornata di sport, identità e solidarietà politica.
La partita, infatti, sarà anche una forma di protesta simbolica e un messaggio di vicinanza al popolo palestinese, in un momento segnato dalle devastazioni della guerra a Gaza. Per la Federazione calcistica basca, guidata da Iker Goñi, si tratta del primo grande evento organizzato dal nuovo direttivo, in carica da meno di sei mesi. “Vogliamo che la nostra selezione abbia lo stesso riconoscimento di altre nazioni senza Stato, come Galles o Scozia”, ha dichiarato Goñi.

Yaser Hamed, il simbolo del doppio legame: “Difendiamo la nostra causa sul campo”
Uno dei volti più attesi è quello di Yaser Hamed Mayor, nato a Leioa da madre spagnola e padre palestinese. Cresciuto nel vivaio dell’Athletic Club, oggi difensore dell’Al-Gharafa in Qatar, Hamed rappresenta alla perfezione il legame tra le due nazioni. “Per me è un sogno tornare al San Mamés con la maglia palestinese”, racconta al quotidiano spagnolo AS. “Questa partita è una voce per il nostro popolo, un modo per dire basta al genocidio di Gaza. Speriamo che sia una giornata storica e di speranza.”
Il giocatore, 27 anni, ha esordito con la Palestina nel 2019 e da allora ha collezionato 34 presenze internazionali. Sottolinea che nella Striscia di Gaza “la situazione è migliorata dopo il cessate il fuoco, ma la pace deve essere completa, non temporanea”. E aggiunge: “Chi sarà a Bilbao potrà sostenere la nostra causa dentro e fuori dallo stadio”.

Una prima volta in Europa per la Palestina
Sarà la prima partita della nazionale palestinese in Europa, un traguardo storico che amplifica il valore simbolico dell’evento. L’accoglienza a Bilbao è stata “straordinaria”, racconta Hamed, che ha ritrovato la città dove è cresciuto calcisticamente, condividendo i primi spogliatoi con futuri protagonisti come Unai Simón o Villalibre.
“Giocare qui, in uno stadio così iconico, è qualcosa che non dimenticherò mai”, confessa Hamed emozionato. “Spero che questa amichevole serva non solo a sostenere la Palestina, ma anche a dare più forza alla nazionale basca nel suo percorso verso il riconoscimento ufficiale.”