La Juventus saluta anche Bernardeschi dopo Dybala e Chiellini: il contratto non verrà rinnovato
La rivoluzione totale in casa Juventus continua. Da quando sono entrati all'interno della dirigenza bianconera sia Maurizio Arrivabene che Federico Cherubini, la società sembra essere sempre più improntata a cambiare totalmente il progetto tecnico di squadra. Dopo il saluto a Paulo Dybala al quale il club ha deciso di non rinnovare il suo contratto in scadenza il prossimo 30 giugno, senza dimenticare l'addio a Giorgio Chiellini, la Juventus saluterà anche Federico Bernardeschi. L'esterno offensivo arrivato dalla Fiorentina nell'estate 2017 per 40 milioni di euro, dopo 5 stagioni saluta il club.
Anche per lui la dirigenza ha deciso di non rinnovare il contratto in scadenza sempre il prossimo 30 giugno. Nonostante la volontà del giocatore di voler restare, il club ha deciso di non prolungare il suo contratto. Negli ultimi mesi l'entourage del giocatore e la società avevo discusso i dettagli del rinnovo cercando di capire se ci fossero margini per proseguire il loro rapporto. La Juventus però avrebbe offerto al giocatore un rinnovo con un ingaggio al ribasso. A Bernardeschi sarebbero stati proposti infatti 2,5 milioni più bonus rispetto agli attuali 4 milioni, in linea con il nuovo corso della società ma forse distante dalle aspettative del giocatore.
A riportare questa ennesima decisione drastica dei bianconeri è stato Sky Sport e La Stampa che annunciano dunque il divorzio del giocatore dalla Juve. Bernardeschi sarà così libero di accasarsi altrove e di certo non mancano le pretendenti per assicurarsi il giocatore. Inter, Milan, Napoli e anche diversi club di Premier League hanno da tempo chiesto informazioni sul giocatore che a questo punto avrà tutto il tempo per decidere l'offerta migliore. La linea della società è chiara e nonostante i soli 28 anni, Bernardeschi al momento non è un giocatore che rientra nel progetto tecnico di Allegri. Per lui quest'anno 35 presenze complessive e 2 gol, uno in campionato e un altro in coppa.
Più deludente invece la scorsa annata che si è conclusa con alcuni infortuni e poche presenze dal primo minuto. Il giocatore fu anche molto critico nei confronti dell'ormai ex allenatore bianconero quando fu convocato dalla Nazionale azzurra di Roberto Mancini diventando poi campione d'Europa segnando anche uno dei rigori di Wembley: "In nazionale gioco nel mio ruolo naturale e mi diverto. In azzurro mi fanno rischiare la giocata. Con la Juventus no". Mancini infatti volle convocarlo lo stesso nonostante una stagione con più bassi che alti e che aveva fatto dubitare un po' tutti. Alla fine ebbe ragione il nostro Ct e ora Berna dovrà andare a caccia di nuovi stimoli per tentare un pronto riscatto.
