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Inter, Conte: “Siamo con l’elmetto e sott’acqua. Il piano B? Una semplice battuta”

Per Antonio Conte è tornato il sorriso con il successo di rimonta a Cagliari. L’Inter ha consolidato il secondo posto e. al momento, è a -2 dal Milan.
A cura di Alessio Pediglieri
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L'Inter vince di rimonta a Cagliari un match che sembrava stregato. Dopo un primo tempo dominato nel gioco e nella mole di occasione (sei tiri in porta contro uno solo dei sardi), poco prima dell'intervallo una rete di Sottil ha fatto crollare le certezze di Conte. Bravo, però, a insistere nella dare alla squadra le giuste sicurezze e a cambiarne il volto cammin facendo trascinandola alla vittoria di rimonta per 3-1 che ha permesso ai nerazzurri di confermare il secondo posto e portarsi al momento a -2 dal Milan.

Per Antonio Conte, una domenica di sorrisi e conferme dopo la doccia gelata in Europa che aveva mostrato più di un nervosismo anche nel dopo partita quando aveva risposto in modo piccato ad alcune considerazioni dagli studi di Sky. Oggi, per il tecnico nerazzurro e i suoi ragazzi un successo di carattere, arrivato non a caso nei minuti finali, dove la squadra non ha mai mollato un attimo alla ricerca dei tre punti: "C'è stata la reazione dei ragazzi ma siamo in un momento particolare, con l'elmetto calato in testa e sott'acqua. Il punto centrale è che tutti, squadra, io  e dirigenza sapevamo delle difficoltà abbiamo fatto muro e andiamo convinti nella stessa direzione".

Anche con il Cagliari il problema rischiava di creare tanto e segnare poco. Non solo per le super parate di Cragno ma anche per i tanti errori in avanti. Conte però non è apparso preoccupato: "Un tecnico ha paura se la squadra non crea, mentre noi creiamo tanto e sempre. Poi arriva l'ansia, un po' di preoccupazione se la palla non entra ed è normale. Ma i miracoli dei portieri fanno aprte del gioco. Crei non segni e se ti va bene pareggi, se ti va male rischi di perdere".

Il Piano B

Ovviamente, due temi importanti all'interno della discussione post Cagliari: il piano B che tanto ha fatto discutere e la presenza in campo di Eriksen, titolare dal primo minuto. "Il Piano B era una semplice battuta. Consiste in una cosa molto semplice, provare a leggere le partite in corsa e utilizzare i cambi a disposizione cercando di ribaltare i risultati. Se però hai infortunati e giocatori fuori forma non puoi sempre farlo. Capisco le critiche di chi è fuori che non può sapere tutto anche perché noi per primi non possiamo dire tutto".

Il ruolo di Eriksen

"Su Eriksen" ha concluso Antonio Conte "non parlo. Non giudico i singoli ma il collettivo e oggi la squadra ha reso e reagito con il gruppo. E' questo ciò che conta e la società lo sa: dobbiamo migliorare, magari con una rosa più snella e funzionale ai nostri obiettivi"

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