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30 Maggio 2023
14:45

Gravina commenta a nome del calcio italiano il patteggiamento della Juve: “È il risultato più bello”

Il presidente federale Gabriele Gravina si è espresso con soddisfazione sul punto finale messo ai processi sportivi della Juventus: “Un atto auspicabile”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Oggi si è chiusa una pagina lunga e dolorosa per la Juventus – almeno dal punto di vista sportivo, pende sempre il processo penale – che ha visto il club bianconero dibattersi tra i diversi gradi della giustizia tra FIGC e CONI, ritrovandosi con una penalizzazione rimodulata su 10 punti per la vicenda plusvalenze artificiose ed infine oggi col patteggiamento accettato per tutte le altre infrazioni commesse (manovre stipendi, partnership opache con altri club, rapporti con gli agenti).

L'ammenda inferiore al milione di euro fa tabula rasa di tutto questo e mette il punto finale alla vicenda, certificando la qualificazione della Juve alle prossime coppe europee: la Conference League è sicura, visto il margine sulle inseguitrici ad un turno dalla fine, ma anche l'Europa League è ancora possibile, visto che l'Atalanta quinta dista due punti e la Roma sesta un punto. Ovviamente la qualificazione alle coppe raggiunta dalla Juve via campionato, col benestare della giustizia sportiva italiana, potrebbe sempre essere tolta ai bianconeri dall'UEFA, che ha in faretra il dardo dell'esclusione per le medesime vicende.

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Un'esclusione che peraltro farebbe relativamente male alla Juve, visto che – facendole scontare l'anno prossimo il pugno duro di Ceferin – le consentirebbe poi di poter rientrare eventualmente in Champions nella stagione successiva. Dal lato interno vengono invece scongiurati due ulteriori pericoli: un'eventuale penalizzazione aggiuntiva che avrebbe potuto mettere a rischio la permanenza in Serie A o ancora una penalizzazione per il prossimo anno, che avrebbe fatto partire i bianconeri a handicap nella stagione 2023/24.

Su questo esito della vicenda si è pronunciato a caldo il presidente federale Gabriele Gravina, che nel suo ruolo apicale ha dunque parlato a nome del calcio italiano: "C'è un momento per la verifica, l'accertamento, i giudizi, ma c'è anche un momento per definire, c'è un momento di guardare al futuro con maggiore serenità, un momento della progettualità, il tutto nel rispetto assoluto delle regole. Quest'ultimo atto è un atto previsto dalle nostre norme, dal Codice di Giustizia Sportivo, auspicabile, condiviso. Credo che questo sia il risultato più bello per il calcio italiano, aver trovato – noi ce l'auguriamo – un momento di serenità".

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