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Gattuso resta fermo sulle contestazioni: “Quando c’è chi augura la morte o minaccia, qualcosa non torna”

Il ct azzurro Rino Gattuso ha voluto ribadire il proprio pensiero sui cori contro i giocatori sentiti in Moldavia: “Io i fischi li ho sempre accettati, ma lì è successo qualcosa di grave che tutti hanno sentito anche in diretta TV…” Poi sulla sfida alla Norvegia: “9-0? Noi prepariamo la gara come una sfida vera, senza pensarci. Poi nel calcio non si sa mai…”
A cura di Alessio Pediglieri
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Rino Gattuso non cista e a margine della conferenza stampa pre Italia-Norvegia che chiuderà il cerchio delle qualificazioni ai Mondiali 2026 torna fermo e deciso anche su un altro tema che ha tenuto banco nel dopo Moldavia-Italia: le contestazioni dei tifosi italiani presenti allo stadio e la reprimenda del ct che ha manifestato in diretta tv tutta la propria disapprovazione. Ricevendo anche critiche e aprendo una polemica su quanto accaduto e detto. "Quando c'è chi ti augura la morte o minaccia di venire a Coverciano… c'è qualcosa che non torna. Io i fischi li ho sempre accettati, qui si è andati oltre. Io rispetto tutte le opinioni ma chi parla sicuramente non era allo stadio e forse non ha nemmeno visto la partita in tv".

Gattuso sulla polemica per i cori dei tifosi: "Se ti augurano la morte o ti minacciano, qualcosa non va…"

Gattuso non fa un passo indietro e ribadisce anche a mente fredda quanto denunciato nel caldo post gara in Moldavia: "Il punto è che quelli non erano fischi, io li ho sempre accettati: erano cose molto più gravi. Anche in diretta in televisione s'è sentito bene che c'era gente che augurava la morte a delle persone, altri che sarebbero venuti a Coverciano… qualcosa davvero non torna". Un punto fermo che chiude definitivamente il discorso, aprendone altri ben più importanti, in vista della sfida con la Norvegia e soprattutto con lo sguardo a marzo, con un pensiero fisso ai playoff.

Gattuso e la sfida alla Norvegia: "Il 9-0? Noi prepariamo la gara come una partita vera, poi non si sa mai…"

Per Gattuso, così come detto anche da Dimarco, impensabile riuscire nel miracolo sportivo: "Non dobbiamo farci prendere dall'entusiasmo e dobbiamo essere intelligenti: sarà una gara che ci fa capire a che livello siamo. La gara di Oslo l'ho vista col mio staff e nei primi 15-20 minuti l'Italia mi è piaciuta, poi dopo l'1-0 è venuta fuori un'altra gara. Loro sono una buona Nazionale: il 9-0? impensabile. Poi nel calcio mai dire mai, ma bisogna guardare la realtà. Noi stiamo preparando la partita come una partita vera con intelligenza e con la testa"

Gattuso e la "grana" playoff: "Stiamo già organizzandoci per come seguire i giocatori, ma il calendario resta questo…"

Quindi il pensiero al futuro, che sa ancora una volta di playoff dove l'Italia dovrà giocarsi l'accesso mondiale per una formula complicata, con un ulteriore impegno in un calendario già ingolfato: "Il nostro futuro è cercare di andare a tutti i costi al Mondiale. Stiamo già organizzando come vederci a febbraio, stare 48 ore insieme. Di andare a trovare i vari giocatori, di seguirli. Spostare le partite del 22 marzo? I miracoli non li può fare una sola persona e il nostro presidente si sta dando da fare… Difficilissimo che le sposteranno, speriamo almeno di avere una-due finestre per vedere i nostri calciatori"

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