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Superlega europea di calcio

Florentino Perez tiene in vita la Superlega: “Juventus e Milan ci sono ancora”

Il presidente del Real Madrid Florentino Perez lascia ancora aperta la porta alla Superlega, progetto che sembrava terminato con un flop dopo la diaspora dei sei club inglesi: “Juve e Milan non si sono ritirate. Siamo ancora insieme. E il Barcellona sta ​​riflettendo per vedere come si può fare”.
A cura di Michele Mazzeo
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Il Presidente del Real Madrid Florentino Perez ha svelato alcuni retroscena sul flop della Superlega che lo vedeva tra i principali promotori insieme al numero uno della Juventus Andrea Agnelli appena 72 ore dopo la sua fondazione. Intervenuto alla trasmissione radio El Larguero infatti il numero uno dei blancos si è detto amareggiato e deluso per il veloce defilarsi delle squadre inglesi ma non ha dato ancora per concluso il progetto che vedrebbe ancora in ballo il suo Real, la Juventus e il Milan, con il Barcellona ancora in bilico:

"Juve e Milan non si sono ritirate. Siamo ancora insieme. E il Barcellona sta ​​riflettendo per vedere come si può fare. Se qualcuno crede che la Super League sia morta, si sbaglia. Continueremo a lavorare e alla fine verrà fuori quello che tutti pensano sia meglio".

Ovviamente nonostante Perez non dia ancora per fallito il progetto Superlega non ha potuto nascondere la delusione per quanto avvenuto nella giornata di martedì quando di fatto l'asse portante della nuova competizione europea si è sgretolato con le squadre inglesi che una ad una hanno abbandonato la nave: "Sono un po' triste, deluso. Lavoriamo da tre anni a questo progetto, per combattere l'attuale situazione finanziaria nel calcio spagnolo. È facile da capire: non puoi toccare la Liga, quindi cerchi più soldi a metà settimana e il formato della Champions League è obsoleto. Interessa solo dai quarti di finale, quindi pensiamo a questo nuovo formato. Le 12 squadre presenti ieri hanno perso 650 milioni di euro la scorsa stagione. Abbiamo pensato a questo.

C'era qualcuno nel gruppo inglese che non aveva molto interesse per la Super League. E questo ha cominciato a contagiare il resto. Hanno firmato tutti un accordo vincolante. Alla fine, in mezzo alla frenesia della Premier League, hanno detto ‘hey, stiamo per andare'. Quelli del Manchester hanno cominciato a dire che stavamo per mettere fine ai campionati: ci sono persone che hanno dei privilegi e non vogliono perderli, nonostante il calcio sia rovinato".

Il presidente del Real Madrid ha poi ammesso di aver commesso un errore di comunicazione quando è stata annunciata la nascita della Superlega, ma che non hanno nemmeno avuto il tempo di rimediare perché sono stati "uccisi" prima da un'attività ordita da chi vuole mantenere lo status quo: "Avevamo convenuto che ognuno di noi parlasse dal proprio sito, ma il giorno dopo abbiamo trovato un'attività che ci ha ammazzati, che abbiamo sbagliato è certo, ma questa attività viene da chi ha dei privilegi e non vuole perderli".

Florentino Perez infine ha detto di esser rimasto sorpreso delle aggressive reazioni scatenatesi dopo la fondazione della Superlega: "Non ho mai visto una tale aggressività da parte del presidente UEFA e di alcuni presidenti della Liga spagnola. Sembrava qualcosa di orchestrato. Insulti, minacce. Come se avessimo ucciso il calcio. Abbiamo lavorato su come salvare il calcio".

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