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De Rossi rivela: “Nel mio futuro? Allenare la Roma. Il percorso è già iniziato”

Daniele De Rossi ha ammesso che l’obiettivo futuro sarà sedersi sulla panchina della Roma: “Non perché sono stato un giocatore importante per il club, ma perché me lo sarò guadagnato, anche fra 10 o 20 anni”. Al momento non ha avuto alcun contatto con nessuno: “Aspetto una chiamata, sono pronto a fare gavetta ed esperienza. Da giocatore vecchio sono diventato un giovane allenatore”
A cura di Alessio Pediglieri
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Capitan Futuro di nome e di fatto: Daniele De Rossi ha tratto il dado e svelato quale sia la sua più grande sfida, allenare la Roma. L'amore di sempre, il club con cui è cresciuto, ha vinto e perso, in cui ha vissuto tutta la sua carriera sportiva senza mai lasciare i colori giallorossi se non per la parentesi finale in Argentina, al Boca Juniors. E proprio con la Roma, nella Roma, l'ex centrocampista vuole continuare a lavorare.

Non lo farà da dirigente, ma da tecnico e punta già alla prima squadra, un obiettivo che si è già dato e per il quale sta già programmando le prossime tappe. Una promessa che ricalca quella che fece Antonio Conte quando iniziò la sua carriera, allenare la Juventus. E anche lui ce la fece, conquistando con i bianconeri il tricolore, un trampolino di lancio che lo proiettò prima in Nazionale, poi al Chelsea e oggi all'Inter.

Obiettivo allenare la Roma

Oggi è il turno di De Rossi che punta la panchina della Roma, oggi con Fonseca domani chissà: "L'obiettivo è allenare questa squadra ma sarà un percorso lungo, appena iniziato. Da un giocatore vecchio sono diventato un allenatore giovane, mi servirà gavetta. Ho necessità di imparare, di crescere, ma non ho alcuna fretta di arrivare".

Carisma, personalità e bravura

Un obiettivo? La panchina della Roma ma senza una data precisa. Può arrivare tra tre-cinque-vent'anni non importa. Ma arriverà il momento. E non perché sono stato un calciatore importante per questa squadra e per questa società ma perché me lo meriterò

Al momento, De Rossi è pronto a cimentarsi altrove, laddove il calcio lo chiamerà. L'intenzione non è bruciare le tappe ma percorrere la strada senza fretta con un obiettivo in testa, come quando era in campo: "Al momento nessuno si è fatto avanti, non ho contatti anche per questa situazione in stand-by. Ma sono pronto. Mi si è sempre stato detto di avere le stigmate del leader, di avere carisma e personalità: per allenare servirà questo e molto di più"

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