Cos’è il “costo del lavoro allargato” che sta facendo tremare 6 club di Serie A: mercato a rischio

Non solo la Lazio. Il club di Claudio Lotito che si è visto bloccare la sessione di calciomercato estiva, potrebbe ritrovarsi in buona compagnia il prossimo gennaio in occasione della parentesi di trattative invernali, con altre squadre che rischiano di restare ferme e non poter operare su tutto il fronte della compravendite. Una spada di Damocle che pende e che cadrà fra pochissimi giorni, quando entro il 30 novembre tutte le società dovranno trasmettere i bilanci alla nuova Commissione, che li valuterà prima del passaggio finale in FIGC. Oltre alla Lazio rischiano ad oggi anche Atalanta, Fiorentina, Torino, Genoa e Napoli.
Cosa può accadere nella sessione di mercato di gennaio in Serie A
Una data è certa: entro il prossimo 30 novembre tutti i club di Serie A devono trasmettere i bilanci – con riferimento al 30 settembre 2025 – alla nuova Commissione che valuterà ogni situazione singolarmente. Solo dopo la verifica ci sarà il passaggio finale in FIGC per avere il nulla osta definitivo e si scoprirà chi potrà operare sul calciomercato e chi invece dovrà darsi da fare per rientrare nelle nuove soglie richieste, dovendo mettere mano ad eventuali nuovi aumenti di capitale o giocare sulle plusvalenze. Tutto perché al posto del tanto discusso "indice di liquidità", è stato lasciato un solo altro riferimento: il "costo del lavoro allargato".

Che cos'è il "costo del lavoro allargato": il rapporto che mette in difficoltà 6 club
Ma in che cosa consiste questo parametro? Si tratta di una soglia calcolata attraverso due elementi messi in rapporto tra di loro. Il costo del lavoro "allargato" – che comprende ammortamenti, stipendi e contributi generali – e i ricavi delle società. Un parametro che verrà modificato per essere maggiormente sostenibile, passando dall'80% al 70% ma che diventerà operativo solamente da giugno 2026, quindi per la sessione di mercato estiva della prossima stagione. Il problema resta per la finestra di mercato di gennaio dove, al momento, ben sei società sono in difficoltà nel rientrare nel range. C'è ancora la Lazio di Lotito e in aggiunta i Campioni d'Italia del Napoli, oltre ad Atalanta, Torino, Genoa e Fiorentina: uno scenario difficile che potrebbe creare non pochi problemi di equilibrio all'interno della stagione in corso.
Cosa rischiano i club di Serie A: da sanzioni economiche al blocco del mercato
Ma cosa rischiano le squadre che non si adegueranno o non riusciranno a farlo in tempo? Le nuove normative approvate dal Consiglio Federale per il 2026 entrano di fatto in vigore dall'inizio del nuovo anno, come obbligo da parte di tutte le Federazioni nel rispetto dei nuovi parametri UEFA sugli indicatori economici. Anche la FIGC si è dovuta adeguare alle direttive che scatteranno dal 1° gennaio. Il rischio concreto è che alcuni club possano ricevere il blocco del mercato invernale (come accaduto alla Lazio la scorsa estate), con la Federcalcio che potrà anche comminare pesanti sanzioni economiche ai club.