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Cosa sta succedendo tra governo e calcio e perché l’Italia rischia di violare le regole FIFA e UEFA

Il Governo vuole creare un organo di controllo sui conti delle società di calcio e di basket: scontro a distanza tra Malagò e il ministro Abodi. Gravina convoca riunione d’emergenza in FIGC.
A cura di Vito Lamorte
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Il Governo italiano sta lavorando alla creazione di una nuova autorità di controllo sui conti delle società di calcio e di basket chiamata "Agenzia per la vigilanza economica e finanziaria delle società sportive professionistiche".

Di cosa si tratta? Questo organismo, che costerebbe 2,5 milioni di euro l'anno e sarebbe totalmente a carico degli stessi club, si sovrapporrebbe alla COVISOC, organo indipendente ma interno alla Federcalcio, ma quest'ultimo verrebbe scavalcato. Per questo motivo la FIGC ha convocato una riunione d'urgenza perché si tratta di un'iniziativa governativa che viene vista come un'invasione di campo e che limiterebbe l'autonomia dello sport.

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Cos'è l'Agenzia per la vigilanza economica e finanziaria delle società sportive professionistiche ideata dal Governo

Il Governo guidato da Giorgia Meloni ha pensato di creare un organismo denominato "Agenzia per la vigilanza economica e finanziaria delle società sportive professionistiche" che dovrebbe sostituire la Covisoc nel controllare bilanci e conti delle società professionistiche di calcio e basket. In questo modo i conti dei club finirebbero sotto il controllo di un'agenzia del governo, in base a quanto prevede un documento elaborato a Palazzo Chigi e la cui bozza sta circolando da qualche giorno.

Il testo doveva essere presentato oggi in Consiglio dei ministri ma non sarà più così affinché si possano apportare le modifiche e correggere alcuni dettagli.

Questa nuova autorità rischia di infrangere regolamenti UEFA e FIFA, che sono rigidi sulle ingerenze dei governi nello sport e potrebbero portare a sanzioni anche a livello sportivo. L'ultimo caso è avvenuto pochi giorni fa, con le diffide per il commissariamento della federazione spagnola da parte del governo di Pedro Sanchez.

Scontro tra Malagò e Abodi: "Figuraccia mondiale"

Il presidente del CONI ha usato parole molto dure nell'intervista a La Gazzetta dello Sport: "Mi sembra che la questione sia stata affrontata frettolosamente e violando l'autonomia dello sport. Le federazioni, sotto certi aspetti, potrebbero anche essere contente di togliersi la responsabilità di escludere le società dai campionati, ma bisogna fare le cose con i tempi e i modi giusti. Siamo a inizio maggio… In poco più di venti giorni è possibile approvare una riforma del genere, nominando anche trenta componenti della nuova agenzia? Dal 31 maggio la Covisoc deve fare la verifica degli adempimenti delle società. Mi sembra una cosa illogica e poco rispettosa anche nei confronti della presidente della Covisoc (Germana Panzironi, ndr) che non conosco, ma che per storia, curriculum e prestigio è una persona di notevole spessore".

Lo stesso Malagò nelle sue parole al quotidiano La Repubblica ha fatto presente il rischio di una "figuraccia mondiale" parlando della possibile creazione di un organo di controllo governativo sui conti dello sport: "Ma prima di arrivare a questo punto, come si fa a parlare di autonomia se non c’è nemmeno il rispetto della forma? Questo è il buongiorno della storia, ci aspettavamo anche noi l'invio della bozza che invece abbiamo ricevuto solo tramite la Figc".

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Il ministro Abodi ha risposto a Malagò: "Ho visto tanta agitazione"

In merito alla vicenda è intervenuto il ministro dello Sport, Andrea Abodi, che ospite di ‘Radio Anch'io sport' ha risposto così alle parole di Malagò: "Ho visto tanta agitazione e alcune inesattezze relativamente all'attentato all'autonomia, avrei voluto che lo stesso fermento si manifestasse quando sono stati stralciati due debiti fiscali di club professionistici di A, B e C per oltre 100 milioni soltanto negli ultimi due anni".

Sempre sulle parole del presidente del CONI il ministro ha proseguito così il suo affondo: "I controlli non hanno consentito di fermare alcune realtà, è una bozza che è soggetta, come detto a Gravina, a ulteriori contributi. La giornata odierna mi auguro sia propizia. È stata fatta uscire questa bozza indebitamente, in maniera anche non corretta e si è data lettura non definitiva a un testo non definitivo. A volte basta solo buon senso. Mi domando come mai tanta agitazione, stiamo parlando di controlli finanziari che dovrebbero essere un fattore quasi indifferente, ovvero fatti bene, in modo indipendente e terzo. Nulla viene toccato relativamente alla definizione dei criteri da parte del consiglio federale, nulla viene toccato per l'attribuzione delle licenze per la partecipazione dei campionati. Vorrei capire dove sta l'attentato all'autonomia dello sport"

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