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Comolli si presenta alla Juve e spiega cos’è il Moneyball: “Altri club non vogliono che se ne parli”

Damien Comolli si è presentato ufficialmente come nuovo direttore generale della Juventus e ha annunciato il suo metodo del Moneyball sui dati: “Ci sono club che li usano ma non ne parlano perché non vogliono che voi facciate loro queste domande e ne parliate”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Il nuovo progetto Juventus riparte da suo direttore generale ovvero Damien Comolli che si è presentato oggi in conferenza stampa. Un contesto nel quale ha annunciato la conferma di Igor Tudor come allenatore dei bianconeri anche per la prossima stagione e l'utilizzo di Kolo Muani anche al Mondiale per Club per poi parlare col PSG anche per il rinnovo del suo prestito. Allo stesso tempo Comolli ha parlato anche del ruolo di Giorgio Chiellini come Director of Football Strategist: rappresenterà la Juve in lega e la federazione e lavorerà a stretto contatto con lui.

Non si occuperà di mercato, compito che presto verrà affidato al direttore tecnico e sportivo che saranno nominati a breve. A proposito del mercato Comolli ha parlato del Moneyball, il modello basato sui dati per scegliere i giocatori ma anche come metodo aziendale ben preciso. Il nuovo dg della Juve ha sempre basato il suo lavoro sui dati e ne ha parlato chiaramente: "La mia ossessione è vincere ma anche cercare di migliorare attraverso i dati – ha spiegato per poi aggiungere -. Ci sono club che li usano ma non ne parlano perché non vogliono che voi ne parliate".

Che cos'è il modello Moneyball su cui si basa la strategia di Comolli alla Juve

In generale si parla di Moneyball quando indichiamo un algoritmo con la capacità di attingere all'intelligenza artificiale sfruttando la sabermetrica. Anche il Milan aveva adottato questo metodo dopo l'era Maldini e Massara. Ma cosa fa questo metodo? Si utilizzano dati, numeri, storico e caratteristiche individuali dei giocatori per fare così un modello di previsione che risponda a domande oggettive su richieste particolari inerenti a particolari aspetti o peculiarità dei protagonisti. E Comolli ha spiegato quale sarà il suo Moneyball sottolineando come altre squadre lo utilizzino:

"Ho incontrato il vero Mr. Moneyball e la mia frustrazione era vedere che negli anni di scouting molte scelte erano state sbagliate in termini di reclutamento – ha detto -. Mi sono chiesto dunque come si potesse avere un approccio più scientifico. Il Moneyball mi ha mostrato come utilizzavano i dati anticipando il mercato. Il mercato però riguarda essere umani quindi adotteremo questo approccio scientifico anche nel calcio che sta funzionando in Europa". E aggiunge: "Non dobbiamo avere paura di quest'associazione tra dati e calcio. Ci sono club che li usano ma non ne parlano perché non vogliono che voi facciate loro queste domande e ne parliate, ma io ne parlo".

Il mercato della Juventus, ma anche l'organizzazione generale potrebbe dunque fortemente basarsi sul Moneyball come lo intende Comolli: "Io lavoro con i dati da 25 anni. Ho sempre pensato che le proprietà, le aziende, quando si rivolgono a me è perché porti questo bagaglio di conoscenze. Lo stesso vale per la Juve e quindi sono in grado di usare e implementare questa metodologia – e conclude -. Tutti ormai guardano e analizzano i dati. Ci assisteranno nella scelta dei giocatori, nel misurare la forza della nostra squadra rispetto alle altre, ci aiuteranno a definire la nostra strategia ma anche a prevenire gli infortuni, a conoscere meglio i nostri tifosi. I dati fanno parte della mia vita, so come funzionano e funzionano".

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