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Pallone d'oro 2023

Chi è Alexia Putellas, la prima donna che può vincere il Pallone d’Oro per due anni di fila

Catalana, 28 anni e già un Pallone d’Oro in bacheca. Alexia Putellas ha vinto quasi tutto con il Barcellona nella scorsa stagione: triplete in patria, bis sfiorato in Champions con il ko in finale contro il Lione. Ma di quel torneo è stata miglior marcatrice e miglior calciatrice.
A cura di Maurizio De Santis
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Alexaia Putellas, calciatrice di spicco del Barcellona e della nazionale spagnola ha già vinto il Pallone d'Oro nel 2021.
Alexaia Putellas, calciatrice di spicco del Barcellona e della nazionale spagnola ha già vinto il Pallone d'Oro nel 2021.
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Un anno fa Alexia Putellas salì sul palco per ricevere il Pallone d'Oro. Aveva gli occhi lucidi per l'emozione e un groviglio di sentimenti dentro di sé. Li portò fuori dedicando quel premio così prestigioso al padre morto dieci anni fa. Da allora, dopo ogni gol con la maglia del Barcellona, la sua esultanza ha un valore speciale: è per il genitore deceduto quando lei aveva 18 anni. "Per chi faccio tutto, spero che tu sia molto orgoglioso di tua figlia: ovunque tu sia, questo è per te, papà".

Un anno dopo è ancora lì, sul trono delle più forti. Accanto a lei ci sono anche le compagne di club Fridolina Rolfö, Lucy Bronze, Asisat Oshoala e Aitana Bonmatí. Ma non sembra avere rivali per la conquista del secondo trofeo della carriera. La prima donna a metterne in bacheca due di fila e tanto basta a spiegare perché la chiamano ‘regina'. In nomination c'è arrivata spinta dalla forza dei risultati: da capitana delle blaugrana ha vinto in una stagione il triplete spagnolo (campionato, Coppa e Supercoppa) e mancato d'un soffio il bis in Champions League.

Il centrocampista del Barça dedicò il trofeo al padre morto dieci anni fa.
Il centrocampista del Barça dedicò il trofeo al padre morto dieci anni fa.

Dopo il trionfo nel 2021, nel 2022 si arrese in finale al Lione ma si fregiò del titolo di migliore giocatrice della competizione. Lo cucì sulla maglia grazie alle 11 reti (+2 assist) realizzate in 8 partite su 10 disputate (compresa la finale persa a Torino contro le francesi per 3-1).

"Tutti hanno il diritto di poter sognare di fare il calciatore e farlo con condizioni dignitose per essere un professionista", è la frase che pronunciò nel giorno dell'incoronazione e spiega molto dell'indole della campionessa che il suo desiderio non l'ha chiuso in un cassetto ma lo ha coltivato un poco alla volta fino a vederlo fiorire. A 28 anni, la migliore calciatrice dell'anno per la Uefa (2021) e la Fifa (2022), è giunta al culmine della carriera ma in cuor suo è rimasta quella ragazzina che da Mollet del Vallès ha scalato i vertici del football internazionale.

Putellas mostra con orgoglio nel Camp Nou il premio di migliore calciatrice dell'anno.
Putellas mostra con orgoglio nel Camp Nou il premio di migliore calciatrice dell'anno.

Sabadell, Barcellona (che fu costretta a lasciare per una rivisitazione del settore giovanile), Espanyol e Levante che l'hanno vista protagonista a suon di reti e nel ruolo di centrocampista micidiale nella sua interpretazione tattica. La passione per il pallone l'aiutò (anche) a elaborare il lutto per la scomparsa improvvisa di suo padre, Jaume, grande tifoso del Barcellona. E quando nel 2012 indossò di nuovo la casacca blaugrana sentì che dietro quella chiamata c'era qualcosa di magico per sé e per la sua famiglia.

"Se una figlia vuole giocare a calcio va semplicemente sostenuta e non incolpata. È uno sport come tanti", raccontò suo madre a El Mundo spazzando via ogni stereotipo e qualsiasi forma di pregiudizio sul pallone che non è cosa da femmine. È stata sempre al fianco di Alexia che è cresciuta fino a diventare un punto fermo anche nella nazionale spagnola. Nel nome del padre e di un sogno tutto (da Pallone) d'oro.

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