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Superlega europea di calcio

Beppe Marotta racconta com’è nata la Superlega: “Atto di disperazione dei 12 club”

L’amministratore delegato dell’Inter, Beppe Marotta, nel corso dell’evento “Lo sport che verrà” organizzato dal Foglio Sportivo ha parlato della Superlega e dei motivi che hanno spinto i 12 club promotori a quella mossa: “Un atto di grande disperazione di 12 club a causa della mancanza di sostenibilità del sistema”.
A cura di Vito Lamorte
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"La Superlega è stata un atto di grande disperazione di 12 club a causa della mancanza di sostenibilità del sistema". Beppe Marotta, nel corso di un'intervista durante l'evento ‘Lo sport che verr' organizzato dal Foglio Sportivo, ha parlato così del nuovo progetto calcistico europeo creato da parte di alcuni club poche settimane fa ma che è deragliato nel giro di 72 ore. L'amministratore delegato dell'Inter si è soffermato sulla scelta di questi 12 club e ha dichiarato: "Sono i più esposti sul fronte dei costi e si sono accorti che dopo la pandemia l’indebitamento era aumentato a causa dei mancati introiti. C’è stato questo atto fatto non razionalmente ma ha lanciato un segnale, perché oggi il modello del calcio europeo non funziona. Devono intervenire le istituzioni per creare modello sostenibile".

Il dirigente dell'Inter ha parlato della situazione del calcio attuale in Italia, ma non solo, e di come la pandemia Covid-19 abbia influito pesantemente sui conti delle squadre: "Queste pandemia ha incrementato situazione di difficoltà in cui verteva già mondo del calcio. Oggi siamo davanti a situazione molto preoccupante, modello di riferimento che non dà più sostenibilità a livello di costi e non riesce a valorizzare al massimo le nostre risorse, che sono di due tipi: botteghino e diritti tv. Noi come Inter solo per mancato introiti -70 milioni, di conseguenza questa voce significa pari a 4 mensilità. Il Covid, nel calcio, ha accentuato una situazione di malessere finanziario ed economico".

In merito alla possibilità di inserire un ‘Salary cap' per cercare di mettere un tetto agli ingaggio, Marotta ha dichiarato: "Dal punto di vista giuslavoristico non è semplice, non si può mettere tetto ai salari. Si può fare come si sta facendo adesso con Figc che ha introdotto norma per limitare costi e ridurli nelle prossime stagioni. Deterrente che possiamo utilizzare nel momento delle negoziazioni coi giocatori".

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