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Andrea Agnelli: “Dal crollo dei ricavi perdite per 4 miliardi, tanti club sono a rischio”

In occasione del suo intervento d’apertura all’assemblea dell’Associazione dei Club Europei, il presidente dell’ECA Andrea Agnelli ha lanciato l’allarme per il mondo del calcio. Il numero 1 della Juventus ha parlato delle stime sulle perdite dei club ai tempi del Covid: “Crollo dei ricavi per circa 4 miliardi di euro per i prossimi due anni. Secondo la Fifa, il 90% di questa perdita sarà relativa ai soldi dei club”
A cura di Marco Beltrami
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Il piatto piange. La situazione del calcio internazionale dal punto di vista economico è a dir poco complicata. A suonare il campanello d'allarme ci ha pensato Andrea Agnelli, presidente dell'ECA, in occasione della 24a assemblea dell'Associazione dei Club Europei. Il numero uno della Juventus, ha evidenziato il crollo dei ricavi delle società legato alla crisi pandemica con stime preoccupanti per i prossimi due anni. Una situazione che mette a rischio il futuro di diversi club, anche prestigiosi.

Andrea Agnelli, presidente della Juventus e dell'ECA, non ha usato giri di parole per fotografare il momento difficile del calcio internazionale ai tempi del Covid. E il peggio potrebbe non essere ancora arrivato per i club che rischiano di affrontare grandi difficoltà: "La pandemia ci ha mostrato che i rischi imprenditoriali ricadono sui club. Le stime parlano di un crollo dei ricavi per circa 4 miliardi di euro per i prossimi due anni. Secondo la Fifa, il 90% di questa perdita sarà relativa ai soldi dei club. In sostanza circoleranno molti meno soldi". Una situazione inevitabile alla luce di quello che sta accadendo a livello mondiale: "Se guardiamo a quello che abbiamo affrontato nei mesi scorsi, alle vite che abbiamo perso nella pandemia, riusciamo a capire l’entità di quello che è successo".

Ovviamente, come confermato proprio dal caso della Juventus, ad incidere soprattutto sui conti dei club è l'assenza dei ricavi provenienti dagli stadi, che sembrano destinati a restare ancora vuoti. Una situazione durissima da gestire, come quella relativa ai diritti tv: "Se una cosa collega tutti noi, indipendentemente dal fatto che proveniamo da un club di alto livello, da un club medio o da un piccolo club, è che abbiamo gli stadi e abbiamo le entrate dallo stadio. Questo è stato praticamente spazzato via. Si sono visti accordi per sconti con i broadcaster, e ci sono stati soldi che non saranno più distribuiti".

Quello che al momento serve secondo Andrea Agnelli, è la compattezza da parte di tutto il mondo del calcio e soprattutto dei club. Sono in tanti infatti a rischiare grosso: "Dobbiamo avere una comprensione abbastanza coerente di quale sia stato il significato, a livello economico, per i club. La mia speranza è che ci uniamo collettivamente, come individui responsabili, ognuno di noi come club, in modo da poter portare avanti le nostre posizioni, con i nostri stakeholder, con una sola voce. Credo che alcuni dei top club, singolarmente, avranno perdite maggiori rispetto ad intere federazioni".

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