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Al Hilal, mezza squadra fuori per il Covid: 3 portieri in campo nella Champions League asiatica

Nella partita della Champions League con lo Shabab Al Ahli Dubai, l’Al-Hiilal, squadra guidata da Razvan Lucescu e che in rosa ha anche Sebastian Giovinco, manderà in campo contemporaneamente tre portieri, due giocheranno ovviamente in zone del campo diverse da quelle abituali. L’Al-Hilal ha più di mezza squadra fuori a causa del Coronavirus.
A cura di Alessio Morra
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L'Al-Hilal nei giorni scorsi era sceso in campo in un match della Champions League asiatica nonostante 15 calciatori (incluso Giovinco) e 6 membri dello staff tecnico erano positivi al Coronavirus. Il club campione d'Asia aveva chiesto il rinvio della partita, ma la confederazione non lo aveva concesso, perché in squadra c'erano ancora 14 calciatori a disposizione, oltre a dei ragazzi delle squadre giovanili. L'Al-Hilal sta per scendere in campo, questa volta contro lo Shahab Al-Ahli Dubai e nell'undici titolare manderà in campo tre portieri. Incredibile e senz'altro un record.

Tre portieri titolari nell'Al-Hilal di Lucescu

L'Al-Hilal, che ha fuori causa pure Sebastian Giovinco, contagiato pure lui, continua a giocare la Champions League asiatica e nell'ultimo match della fase a gironi contro lo Shahab Al-Ahli Dubai il tecnico Razvan Lucescu (il figlio di Mircea) sarà costretto a mandare in campo una formazione ulteriormente rimaneggiata e dal primo minuto giocheranno tre portieri. Naturalmente due di questo saranno schierati come calciatori di movimento. Tra gli altri giocatori di ruolo, molte saranno riserve. Senz'altro un record questo che stabilità l'Al-Hilal., costretto ad adeguarsi dopo il mancato rinvio di queste ultime partite.

I precedenti: in Serie A un portiere giocò da attaccante

Tre portieri tutti assieme, uno tra i pali e due a correre in campo, è senz'altro un record. Ma non è una novità assoluta. Nella stagione 1988-1989 Ottavio Bianchi, allenatore del Napoli, in occasione di una partita con l'Ascoli mandò in campo il secondo portiere Di Fusco come attaccante, se la cavò anche bene. Mentre quest'idea balzò alla testa al c.t. della Germania Berti Vogts, che alla vigilia della finale di Euro 96 contro la Repubblica Ceca, si trovò con appena 12 giocatori di movimento disponibili e dichiarò che in caso di necessità avrebbe mandato in campo uno dei vice di Koepke in un altro ruolo, ma non ce ne fu bisogno.

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