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Kareem Abdul-Jabbar attacca LeBron James per il gesto delle ‘Big Balls’: “I veri GOAT non ballano”

LeBron James è finito sotto accusa per il gesto compiuto nel match vinto dai Lakers sui Pacers. Una leggenda come Kareem Abdul-Jabbar ci va giù duro: “Un balletto stupido e infantile”.
A cura di Luca Mazzella
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Nel bene e nel male, si parla sempre di LeBron James. A far discutere questa volta, seppur con qualche giorno di ritardo, sono le parole con cui uno dei più grandi giocatori di sempre, Kareem Abdul-Jabbar, ha commentato il gesto delle "Big Balls" che il Re ha pensato di sfoderare per festeggiare la tripla nel clutch che ha sigillato la vittoria contro gli Indiana Pacers dello scorso 25 novembre, partita della quale si è già parlato tantissimo anche per i tifosi fatti allontanare proprio da LeBron dopo presunte offese che i due avrebbero rivolto al figlio.

Un tipo di esultanza (già vista in passato da Sam Cassell e anche dal nostro Marco Belinelli in quel di Chicago) che ha scatenato la reazione non esattamente diplomatica di Jabbar, leggenda dei Lakers e dei Bucks e uno degli ultimi baluardi ancora da raggiungere per il nativo di Akron, attualmente a quota 35.674 e all'inseguimento dei 38.387 di Kareem come miglior marcatore della storia NBA (nel mezzo c'è Karl Malone).

"I veri GOAT non ballano"

Le parole di  Jabbar non sembrano lasciare troppo spazio alle interpretazioni, con la scarsa sobrietà di James finita nell'occhio del ciclone non solo della lega, che ha sanzionato il gesto con 15.000 dollari di multa: "La settimana scorsa LeBron James ha ricevuto una multa dalla lega di 15.000 dollari per aver esultato dopo un canestro con il balletto delle big balls durante la partita contro i Pacers. Per quanto mi riguarda, vincere basta ed è già più che sufficiente. Perché devi aggiungere un balletto stupido e infantile mostrando mancanza di rispetto nei confronti degli avversari? I veri GOAT (abbreviazione di Greatest Of All Times, più Grande di sempre) non ballano"

Un'uscita netta e tranciante, direttamente sul suo Substack di Youtube, in cui Kareem ha parlato anche di Enes "Freedom" Kanter, il centro turco dei Celtics negli ultimi anni attivo nella sua campagna contro il dittatore Erdogan e recentemente anche contro i vari brand sportivi a stelle e strisce, rei di sfruttare la manodopera a basso costo, e che ha proprio in queste ore cambiato nome aggiungendo la parola libertà. Non è la prima e non sarà di certo l'ultima volta in cui Jabbar parla in maniera frontale, in termini positivi o negativi, di giocatori NBA e in particolare LeBron James, le cui risposte di qualche mese fa relativamente alla vaccinazione contro il covid-19 sollevarono non poche polemiche. Per un esempio tout-court dentro e fuori dal campo con Kareem, una serie di uscite infelici non tollerabili e sulle quali, con le solite larghissime spalle, ha preso posizione.

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