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Tre’von Moehrig colpisce al basso ventre Jauan Jennings: il pugno gli costa carissimo, quasi 1 milione

Nel finale della partita tra San Francisco 49ers e Carolina Panthers in NFL, Tre’von Moehrig ha sferrato un gancio nelle parti intime di Jauan Jennings, scatenando una rissa. Non punito dagli arbitri, a inchiodarlo sono state le immagini TV: la successiva punizione è risultata costosissima.
A cura di Alessio Pediglieri
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Un colpo violento, proibito e soprattutto antisportivo costa carissimo a Tre'von Moehrig, il safety dei Carolina Panthers che nel corso della partita di NFL contro i San Francisco 49ers ha rifilato un gancio al wide reciver Jauan Jennings, facendolo piegare in due dal dolore. Un pungo preciso, durissimo, nelle parti basse dell'avversario che poco dopo ha reagito cercando vendetta personale, fortunatamente fermato dai propri compagni. Ma gli arbitri non si sono accorti di quanto accaduto: solo dopo ripetuti replay e inequivocabili immagini sportive, Moehrig è stato sospeso dalla federazione per una partita, senza ricevere alcun stipendio dai Panthers. Conti alla mano, quel pugno gli costerà carissimo, circa 1 milione di euro.

Perché il pugno costerà a Moehrig così tanto: la decisione dell'NFL

Tre'von Moehrig ha appena firmato, nel marzo  2025, con i Carolina Panthers e guadagna in media circa 17 milioni di dollari all'anno (circa 14,7 milioni di euro) grazie a un accordo di 3 anni per un valore totale di quasi 44 milioni di euro complessivi, che include anche una cifra completamente garantita di circa 30 milioni di euro. Per il gancio rifilato a Jennings, è stato sospeso senza stipendio, per una partita: "Il difensore dei Carolina Panthers Tre'von Moehrig è stato sospeso senza stipendio per una partita a causa di un atto di condotta antisportiva", ha comunicato la Lega. Dunque, non percepirà circa 1 milione di euro.

Cos'è accaduto nel finale tra 49ers e Panthers tra Moehrig e Jennings

Se sul fronte economico il danno è quasi irrilevante, non così è per l'immagine con il safety dei Panthers esce da questa situazione: anche se gli arbitri di gara non lo hanno punito, a inchiodarlo sono state le immagini TV che hanno alzato un'ondata di indignazione popolare su quanto avvenuto in campo. L'episodio è avvenuto nell'ultimo quarto della partita in cui i 49ers hanno sconfitto i Panthers per 20-9, lunedì scorso. Moehrig ha colpito con un gancio la parte inferiore del corpo di Jennings, che si è piegato immediatamente in due dal dolore, senza che l'azione, non vista dagli arbitri, fosse penalizzata. Ma dopo le ripetute repliche del pugno trasmesso in TV a fine partita, la NFL ha stabilito la punizione, confermando la linea di tolleranza zero.

La tolleranza zero in NFL: "Non c'è posto per umiliazioni e atti violenti"

L'NFL già a inizio stagione aveva avvisato le 32 squadre punendo più severamente comportamenti antisportivi e gesti violenti. "Non c'è posto in questo gioco per stare sopra l'avversario e umiliarlo. Non c'è posto per gesti violenti. Questo non è football. Dobbiamo seguire le regole, rispettare i nostri avversari, i nostri compagni di squadra e concentrarci solo sul gioco" era stato il monito di inizio anno. Detto, fatto: la sospensione di Moehrig è già la terza per condotta scorretta con l'NFL che non ha intenzione di abbassare il pugno di ferro. Più forte e violento di quello rifilato a Jennings.

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