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Mima gli occhi a mandorla, squalificata la pallavolista serba Sanja Djurdjevic

La pallavolista serba, Sanja Djurdjevic, è stata squalificata per due giornate per aver mimato i tratti somatici delle avversarie thailandesi in una partita di Nations League. Le scuse ufficiali non sono bastate, la stessa federazione balcanica è stata multata per quel gesto razzista che destò polemiche anche nel 2017. Allora fu tutta la squadra a farlo per festeggiare la qualificazione al Mondiale in Giappone.
A cura di Maurizio De Santis
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Sanja Djurdjevic ha chiesto scusa ma mimare gli occhi a mandorla nella sfida contro la Thailandia l'ha messa nei guai e non è bastato a evitare la punizione della commissione disciplinare. Quel gesto razzista, compiuto forse per un eccesso di euforia in un momento delicato della partita, è costato al libero della nazionale serba di pallavolo femminile due giornate di squalifica da scontare in Nations League (contro Belgio e Canada).

L'episodio ha avuto conseguenze anche sulla federazione balcanica: è stata punita con una multa di circa 20 mila franchi svizzeri (oltre 18 mila in euro), somma che verrà versata in un fondo per la lotta contro ogni discriminazione e la promozione di progetti educativi contro il razzismo.

La Fivb (federazione internazionale di volley) non ha avuto alcun dubbio nel comminare la sanzione: una volta visionata l'immagine della giocatrice, ha emesso il verdetto anche per la recidiva mostrata dall'atleta della nazionale. Nel 2017 era stata un foto di tutta la squadra a destare polemiche: la qualificazione al Mondiale in Giappone venne scandita dallo stesso gesto. "Sono consapevole di aver sbagliato – ha ammesso Sanja Djurdjevic in un post pubblicato sui social network -. Il mio è stato un gesto istintivo, non c'era alcun intento razzista né di discriminazione. Il mio era solo un modo per caricare la squadra". La stessa federazione serba, in una nota ufficiale, ha censurato quanto accaduto definendolo "sconveniente e inappropriato".

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Il gesto degli occhi a mandorla ha suscitato grande clamore anche per l'odio social che, in seguito allo scoppio della pandemia, ha colpito le persone di origine asiatica. E mimarne i tratti somatici è considerata una forma di grave insulto nel quale sono inciampati nel recente passato anche altri sportivi. Nel calcio l'argentino Ezequiel Lavezzi venne criticato per una foto divenuta virale nella quale imitava la fisionomia dei cinesi. Nel baseball Yuli Gurriel fu punito per aver fatto gli occhi a mandorla a Yu Darvish, lanciatore di origine nipponica che giocava con i Los Angeles Dodgers.

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