L’incredibile storia di Michelino Sunseri, il runner graziato da Donald Trump: “Nemmeno a Hollywood”

Per Michelino Sunseri una storia da raccontare ai propri nipotini nel rivivere un momento assolutamente straordinario per il runner statunitense che ha ricevuto la grazia dal Presidente degli Stati Uniti Donald Trump dopo essere stato condannato, durante una gara in cui ha stabilito il record di salita e discesa del Grand Teton. Il tutto per aver percorso semplicemente un tratto fuori pista calpestando una zona proibita del Parco Nazionale dove si trovava la gara: "Nemmeno a Hollywood avrebbero potuto scrivere un copione iniziato in modo assurdo e conclusosi in uno surreale".
Il record di Michelino Sunseri: 22km fino ai 4.199m del Grand Teton in 2h 50 minuti
L'incredibile storia di Michelino Sunseri inizia quando decide di sfidare il tempo percorrendo il tratto di percorso – in salita e poi in discesa – del Grand Teton, la vetta più alta del Wyoming con i suoi 4.199 metri situato all'interno del Parco Nazionale. L'Old Climber, il tracciato ufficiale di 22 chilometri complessivi (e di un dislivello di oltre 2.100 metri) è stato percorso da Sunseri nel tempo da primato di 2 ore 50 minuti e 50 secondi. Ma si è rivelato tutto inutile perché il Fastest Known Time, che supervisiona i record di corsa in montagna, ha registrato una deviazione dal sentiero, squalificando Sunseri e non omologando il record.
Sunseri e la deviazione dal percorso: record non omologato e condanna del tribunale
Sunseri, di fatto, aveva dovuto percorrere diversi metri fuori dal tracciato per la presenza di escursionisti sullo stesso. Un contrattempo "fatale" per il runner che ha potuto solamente accettare l'amaro verdetto sportivo. Che si è trasformato in atroce beffa poco dopo quando, per il medesimo motivo, si è visto condannare dal tribunale del Wyoming a settembre per aver violato le regole statali sui Parchi Nazionali, "inviolabili" senza alcuna eccezione. Una sentenza che aveva fatto scattare l'indignazione generale, sfociata via social nella campagna e nell'hashtag "FreeMichelo", finito a processo.

L'intervento del Presidente Donald Trump: dona la grazia a Michelino Sunseri
Una situazione che lo stesso Sunseri ha più volte ribadito essere assurda, appoggiato dai propri avvocati che ne hanno difeso l'innocenza: "E' stata una prova che non avrebbe mai dovuto superare, non si sarebbe mai dovuti arrivare a una tale situazione dai contorni legali". Situazione che, evidentemente è giunta anche alle orecchie del Presidente Donald Trump che, a sorpresa di tutti, si è preso a cuore il problema e ha deciso di donare la grazia a Michelino Sunseri.
La felicità di Sunseri: "Un film di Hollywood, con un inizio assurdo e un finale surreale"
Il 33enne runner americano ha voluto condividere la propria felicità via social con i suoi sostenitori: "In un incredibile colpo di scena che nemmeno Hollywood avrebbe potuto immaginare, mi sono svegliato stamattina e ho scoperto di aver ricevuto la grazia presidenziale. Ne sono assolutamente, incredibilmente grato. Ma non sarei mai dovuto arrivare a questo punto: è giusto che una cosa così assurda fin dall'inizio finisca in maniera altrettanto surreale".