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L’incredibile sfortuna di Hamlin: il cuore si è fermato nell’unico istante in cui rischiamo tutti

Le condizioni di Hamlin, giocatore di football americano crollato in campo dopo un contrasto con un avversario, sono gravi. È stato colpito proprio nel momento in cui il cuore è più vulnerabile.
A cura di Marco Beltrami
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Quali sono le condizioni di Damar Hamlin? Le ultime notizie sul giocatore di football americano confermano la gravità della situazione, anche se c'è un pizzico di ottimismo in più. Il classe 1998 di Buffalo ha subito un arresto cardiaco in campo, dopo un violento contrasto di gioco con l'avversario dei Cincinnati Bengals Tee Higgins. Una botta violentissima per il povero Hamlin, soccorso sul terreno di gioco tra la disperazione di tutti i giocatori, compagni e non, che si sono stretti intorno a lui.

Il safety di Buffalo è ricoverato in condizioni critiche nell'unità di terapia intensiva del Centro medico dell'Università di Cincinnati, secondo una dichiarazione ufficiale dei club. Nelle ultime ore ha potuto contare sull'affetto dei tifosi, riuniti all'esterno dell'ospedale in una veglia di preghiera che ha fatto il paio con quella organizzata all'esterno dello stadio dei Bills. La famiglia di Damar Hamlin ha voluto anche smentire alcune voci relative a quanto accaduto in occasione dei soccorsi, chiarendo che il giocatore aveva smesso di respirare in una sola occasione prima di essere rianimato.

Lo zio Dorrian Glenn alla CNN ha rivelato che suo nipote sta respirando con l'ausilio di un ventilatore al 50%. Un miglioramento rispetto a quanto accaduto ieri, quando era necessario il sostegno intero dello strumento. Fondamentale per la sua vita è stata la procedura effettuata dai professionisti medici che con tempismo sul campo sono stati in grado di riavviare il suo battito cardiaco. L'amico di Hamlin, Jordon Rooney, ha poi spiegato che il giocatore dei Buffalo Bills era sveglio prima di essere sedato, con l'applicazione del tubo di respirazione in gola.

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Dunque Hamlin è stato ad un passo dalla morte dopo il contrasto durissimo con Higgins che è sotto shock e su Twitter ha scritto: "Sto pregando che tu ce la faccia, fratello". Non è stato certo fortunato il povero Damar, stando anche alla ricostruzione del cardiologo Marc Cohen ai microfoni del The New York Post. Il luminare ha spiegato che in ogni ciclo cardiaco di un minuto, c'è un periodo vulnerabile che dura solo pochi millisecondi, e il cuore diventa più suscettibile alla degenerazione da un impatto fisico improvviso.

Cohen, presidente del dipartimento di medicina del Newark-Beth Israel Medical Center ha dichiarato: "Quel colpo doveva verificarsi a un certo punto nel tempo che era lungo solo cinque millisecondi. Se quel colpo si fosse verificato un millisecondo dopo o prima, poteva non succedere nulla. C'è un momento nel ciclo del cuore in cui siamo a rischio. Se dovessimo toccare il cuore, potremmo causare la fibrillazione ventricolare. Quello che è successo è che si è alzato e il suo ritmo è diventato caotico. Ciò potrebbe aver richiesto alcuni secondi prima che si verificasse l'arresto".  La commotio cordis, ovvero l'interruzione spesso letale del ritmo cardiaco, ha messo al tappeto il giocatore nell'unico momento in cui tutti siamo più vulnerabili a livello del cuore.

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