La tristezza di Tortu e Desalu eliminati nei 200, a rischio per la 4×100 azzurra: “Che corra chi deve”

Fausto Desalu e Filippo Tortu escono a testa china dallo stadio di Tokyo dopo le rispettive batterie dei 200 metri: deludenti sotto ogni punto di vista, mai in gara per ritagliarsi uno spazio degno del Mondiale, hanno dato vibrazioni negative, soprattutto in vista di un altro appuntamento che i colori azzurri attendono con apprensione, la 4×100. Una staffetta che in passato ha regalato emozioni e gioie e che oggi vede tanti protagonisti, faticare oltre ogni aspettativa: "Non ne abbiamo parlato… ma a questo punto, corra chi deve"
Due stati d'animo uguali quelli degli azzurri che escono con le ossa rotte e il morale sotto le scarpe dopo le prestazioni nei 200 metri, gara alla quale Desalu e Tortu si erano avvicinati con una vigilia differente. Il primo, forte di una stagione andata in crescendo, il secondo con qualche problema fisico di troppo: l'esito, però è stato uguale.
Desalu, la sconfitta che non ci voleva: "Speravo di sbagliare un'altra gara, non il mondiale…"
Deludente su tutto il fronte. Con Fausto Desalu che nel post gara non nasconde tutta la propria amarezza: "Per poco sono fuori e mi dispiace perché avevo fatto una bella progressione in stagione. Speravo di fare male un'altra gara non questa: la mia batteria è stata la più veloce e mi sono fatto trasportare… negli ultimi 20 metri le gambe non giravano più. E' chiaro che sei ai mondiali e devi correre: da un lato un po' di sfortuna, dall'altra non sono stato al massimo…. sono demoralizzato adesso. Sulla staffetta non so nulla, sono rimasto concentrato nel mio: ora deciderà chi di dovere, spero che possano correre tutti coloro che hanno possibilità di fare bene".

Filippo Tortu, 4×100 lontanissima: "L'unica cosa positiva è che ho finito la gara…"
La staffetta 4×100 è ciò che ora preoccupa di più. Desalu dovrebbe esserci, ma più difficile è pensare di rivederlo insieme ad altri campioni che ne hanno scritto la storia, come Marcell Jacobs e Filippo Tortu uscito malamente dalla batteria dei 200 metri, sia nel morale sia nel fisico: "Non ero certo di correre, non avrei dovuto scendere in pista. A volte è difficile quando hai un minimo di possibilità di decidere di lasciare perdere e vuoi provare con tutto te stesso. Dopo la curva ho sentito la gamba destra irrigidirsi e sono andato in difficoltà. Ho finito la gara e questo è l'unico aspetto positivo ma non sono soddisfatto. La staffetta? Non decido io, chiedete alla persona sbagliata. Io do' sempre la mia piena disponibilità sia per gareggiare sia per stare fuori. Decideranno anche per me".