Imbarazzo alla maratona di Boston: atleta entra in un giardino per un bisogno, ma arriva qualcuno

Alla recente maratona di Boston che si è corsa lunedì scorso e che ha visto un doppio trionfo kenyano (Evans Chebet tra gli uomini e Hellen Obiri tra le donne) si è verificato un episodio davvero imbarazzante, che è diventato virale a causa del video di una telecamera di sicurezza di un'abitazione privata che ha ripreso tutto.

Un corridore non identificato della 127sima edizione della corsa, una delle sei principali maratone del calendario internazionale, ha avuto un bisogno fisiologico impellente mentre percorreva i 42,195 chilometri della competizione e inspiegabilmente – invece di fermarsi in uno dei bagni allestiti lungo il percorso o forse perché l'urgenza è stata tale che non ha potuto fare diversamente – ha pensato bene di infilarsi nel giardino di una casa privata che si trovava sulla strada per espletare l'esigenza fisiologica.
Il filmato mostra cosa accade successivamente: l'atleta si accovaccia in un angolo del cortile – che lui pensa essere ben riparato da occhi indiscreti – mentre alle spalle degli alberi si intravedono gli altri corridori passare e le persone assiepate ai bordi del percorso impegnate ad incitarli. A un certo punto accade l'imprevisto: un uomo entra nel vialetto del giardino proprio mentre il maratoneta sta defecando e si gira verso di lui facendo due passi nell'erba.
Non è dato sapere se la persona in questione sia il proprietario della casa o soltanto qualcuno che si è accorto della cosa e abbia voluto sincerarsi che dentro il giardino non sia entrato un malintenzionato, fatto sta che lo sguardo reciproco è davvero imbarazzante. I due sembrano dirsi qualcosa, poi nel vialetto entra anche un altro uomo. Dopo un po', il corridore si alza, si tira su i pantaloncini e torna sulla strada dietro gli alberi per riprendere la corsa.
Tutto è stato registrato fedelmente dalla telecamera che negli Stati Uniti spesso è collocata sul campanello della porta delle abitazioni con giardino. Il video, originariamente pubblicato su Reddit da qualcuno che si è descritto come il proprietario della casa, è stato rimosso dai moderatori della piattaforma ma è stato poi ricaricato su Twitter, dove ha avuto grande diffusione e generato parecchi commenti. Alcuni di questi hanno preso le difese del corridore, sostenendo che in caso di attacco improvviso di diarrea era impossibile aspettare di arrivare al successivo bagno posto sul percorso.
Gli organizzatori della competizione avevano pregato gli atleti di utilizzare suddetti bagni predisposti sulla strada e di "rispettare le comunità attraverso le quali si svolge la maratona di Boston", ma evidentemente non avevano previsto casi estremi in cui le implorazioni del corpo erano superiori alle loro preghiere.