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Il tenero abbraccio tra Alessia Orro e il nonno dopo il trionfo agli Europei: “É la mia ispirazione”

La palleggiatrice della nazionale di pallavolo femminile che ha vinto gli Europei 2021 la scorsa settimana è tornata a casa dove è stata accolto da amici e parenti che l’hanno festeggiata. In prima fila c’era Nonno Peppino, che si è commosso quando la nipote, Alessia Orro, l’ha abbracciato e gli ha messo al collo la medaglia d’oro.
A cura di Alessio Morra
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L'Italia di pallavolo la scorsa settimana ha vinto gli Europei femminili. Le azzurre hanno compiuto un'autentica impresa, perché hanno conquistato l'oro battendo a Belgrado la fortissima Serbia, che aveva già in precedenza stoppato i sogni di gloria delle ragazze dell'Ital-volley. Tornando a casa le pallavoliste italiane sono state celebrate con tutti gli onori, compresa Alessia Orro, palleggiatrice che ha commosso tutti quando ha incontrato, con la medaglia al collo, i nonni, in particolare nonno Peppino di 90 anni. Immagini tenerissime.

Orro è tornata in Sardegna, precisamente a Narbolia, provincia di Oristano, da dove è iniziata la sua carriera che a soli 23 anni le ha regalato già un oro agli Europei. Con la tuta della nazionale ha salutato prima nonna Palmira e poi nonno Peppino. Il nonno, come si vede dalle immagini, è molto felice ma altrettanto teso, attende che la nipote lo abbracci per lasciare andare in un pianto molto lungo. Il legame che la pallavolista sarda ha con i nonni è molto forte, è nato e si è cementificato negli anni della gioventù.

Da bimba a causa del lavoro dei genitori, due sportivi, Orro ha trascorso tanto tempo con i nonni e da loro ha imparato molto: : "Io sono il suo specchio. la testardaggine che mi caratterizza è la sua. Da piccola, quando i miei genitori lavoravano io e mia sorella stavamo con loro. Io mi infilavo nel lettone perché avevo bisogno d’affetto e lo trovavo sempre tra le loro braccia. Io e mio nonno siamo uguali, dobbiamo sempre avere l’ultima parola e non molliamo mai, ci rialziamo dopo ogni caduta. Dopo il primo ictus che l’ha colpito, l’ho trovato sopra una scala a raccogliere le olive. Abbiamo un legame fortissimo e sarei una persona persa senza di lui", ha detto a Corriere.it.

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Nel momento della gioia c'è stato anche il modo di chiudere la polemica con il c.t. Mazzanti: "Ci ha chiesto scusa per il messaggio che alla fine è passato sotto le Olimpiadi. I social non sono un problema", e c'è stato il modo di esaltare l'amica Paola Egonu, la più forte giocatrice italiana, una delle più forti al mondo in assoluto:

Con Paola ho condiviso tutta la mia vita sportiva. Da quando ragazzine siamo arrivate al Club Italia ad oggi. Abbiamo un bellissimo rapporto ed è una persona molto dolce anche se da fuori non sembra perché indossa una corazza. La palla che predilige? L’abbiamo trovata ma lei sa che deve attaccare qualsiasi pallone, perché è questo che fa la differenza".

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