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Felix Baumgartner è morto a 56 anni in un tragico incidente: malore mentre volava col parapendio

L’uomo simbolo delle imprese estreme, il noto paracadutista estremo Felix Baumgartner, è precipitato in una piscina sulla costa marchigiana a causa di un malore durante un volo in parapendio: ferita anche una ragazza.
A cura di Michele Mazzeo
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Felix Baumgartner è morto a 56 anni a Porto Sant'Elpidio, lungo la costa in provincia di Fermo. Il paracadutista austriaco, diventato celebre in tutto il mondo per aver infranto il muro del suono lanciandosi dalla stratosfera, ha perso la vita in un tragico incidente avvenuto durante un volo in parapendio.

Secondo le prime ricostruzioni, durante il lancio l'uomo sarebbe stato colto da un malore: ha perso il controllo del mezzo ed è precipitato all'interno di una piscina di una struttura ricettiva. Nella caduta ha colpito una ragazza che si trovava sul posto: la giovane è rimasta ferita ma non è in gravi condizioni. Il dramma si è consumato intorno alle 16 e, stando ai rilievi, Baumgartner era già privo di vita al momento dell'impatto.

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Chi era Felix Baumgartner

Nato a Salisburgo il 20 aprile 1969, Felix Baumgartner è stato uno dei simboli assoluti del base jumping e delle imprese estreme. Il suo nome è legato alla storica impresa compiuta il 14 ottobre 2012, quando si lanciò da una capsula sospesa a quasi 39mila metri d'altezza, diventando il primo uomo a superare la velocità del suono in caduta libera (Mach 1.24, pari a 1.357 km/h).

L'impresa, seguita in diretta da oltre 8 milioni di utenti su YouTube e dal 59% della tv austriaca, stabilì tre record mondiali: l'altezza massima raggiunta da un pallone con equipaggio, la più alta quota di lancio con il paracadute, la massima velocità raggiunta in caduta libera.

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Progetto fortemente voluto da Red Bull, fu preceduto da due salti di prova a 21.818 e 29.460 metri. La missione fu guidata da terra da Joe Kittinger, ex detentore del record dal 1960. Solo nel 2014, il primato dell'altitudine fu superato da Alan Eustace, dirigente di Google.

L'addio alle sfide estreme

Dopo il successo del volo stratosferico, Baumgartner aveva annunciato il suo ritiro. "Mi sento svuotato, ho bisogno di normalità", aveva dichiarato. Negli ultimi anni aveva partecipato a eventi, progetti sportivi e test in ambito aeronautico. Ma non aveva mai smesso di cercare l'adrenalina: proprio in uno di quei voli ha trovato la morte.

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