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Omicidio Giulia Cecchettin, Pd critica Mara Venier: “A Domenica In solo voci di destra, parole di Matone assurde”

In una nota il gruppo Pd in commissione di Vigilanza Rai critica il dibattito sul caso di cronaca a Domenica In, concentrandosi sulle criticate affermazione dell’onorevole Matone: “Colpevolizza ancora una volta le donne e veicolando messaggi che perpetuano la cultura maschilista nella quale di riproduce la violenza”.
A cura di Andrea Parrella
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L'intero palinsesto della domenica televisiva è stato inevitabilmente segnato dal caso di cronaca riguardante l'omicidio di Giulia Cecchettin. Tutti i contenitori televisivi hanno trattato l'argomento, sia per aggiornamenti sugli sviluppi della vicenda, sia per dei commenti sul caso. Anche Mara Venier ha dato ampio spazio al tema, con una parte talk incentrata sulla vicenda specifica.

La nota del Pd su Domenica In

Cosa che nelle ultime ore è costata accese critiche da parte dei componenti della commissione di Vigilanza Rai del Partito democratico, che contestano alla trasmissione di Rai1 di parzialità, avendo dato spazio a quelle che vengono considerate voci di destra.

Questa la nota diramata dal gruppo del Partito democratico in commissione di Vigilanza, guidato dal deputato Stefano Graziano: "A Domenica In, ieri, un momento poco edificante di come la tv pubblica decide di affrontare un tema drammatico con ospiti politici. Perche' a discutere dell'assassinio di Giulia Cecchettin sono state invitate due esponenti di centrodestra come Rita Dalla Chiesa e Simonetta Matone?".

Ancora più critico il passaggio relativo a quanto affermato dall'onorevole Matone: "Sulle parole dell'onorevole Matone poi, meglio stendere un velo, vista l'assurdità delle sue affermazioni con il richiamo a ‘madri normali', colpevolizzando ancora una volta le donne e veicolando messaggi che perpetuano la cultura maschilista nella quale di riproduce la violenza. Sconcerta che per discutere di una questione sulla quale serve la massima unità, la Rai decida di far parlare solo una parte, fornendo ancora una volta un cattivo esempio di pluralismo". Posizione in linea quella del deputato di Europa Verde, Angelo Bonelli, che attraverso i social ha contestato l'impostazione del programma condotto da Mara Venier:

Le parole del Pm Matone

La Pm Matone, nel corso della trasmissione, aveva sottolineato come nella sua carriera, occupandosi di casi del genere, si fosse imbattuta in uomini che avevano avuto dei modelli familiari, inculcati da madri incapaci di reagire. Queste le sue parole:

Nella mia carriera, purtroppo, ne ho viste di situazioni simili, e sono uomini italici, figli di donne tipicamente italiche. Sono atteggiamenti che tendono a perpetrarsi. Cosa voglio dire. Sono archetipi che si perpetrano attraverso l'educazione, l'esempio, il perdonargliele tutte, il pensare che questa ossessione sia amore. Io non voglio crocifiggere questa povera donna che sarà distrutta, però il problema è quello. io non ho mai incontrato dei soggetti gravemente maltrattati, gravemente disturbati che avessero però delle mamme normali. Non ne avevano. Vuol dire prendere le botte dal padre e non reagire, fare vivere il figlio in un clima di terrore e violenza e fargli credere che tutto questo è normale, non ribellarsi mai, subire ricatti di tutti i generi e imporre questo modello familiare al proprio figlio che lo perpetrerà. Perché i maltrattamenti familiari sono una catena di Sant'Antonio.

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