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Miriana Trevisan: “Mio padre mi ha salvata prima di morire, grazie a lui mi operai d’urgenza”

Miriana Trevisan, ospite di Verissimo, racconta di nuovo i giorni drammatici vissuti a ridosso della scomparsa di suo padre, che la obbligò a farsi visitare e da lì la operarono d’urgenza per l’asportazione dell’utero: “Non sono potuta andare ai suoi funerali proprio per quell’operazione”.
A cura di Andrea Parrella
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Miriana Trevisan si racconta a Verissimo. La showgirl, ospite del salotto di Silvia Toffanin insieme all'amica di sempre Laura Freddi, ha parlato in particolare del dramma vissuto qualche anno fa, quando si è sottoposta a una complessa operazione chirurgica d'urgenza.

L'intervista a Miriana Trevisan

Un racconto nel quale ha un ruolo fondamentale la figura di suo padre: "Prima del Grande Fratello mi hanno levato l’utero. Io avevo queste perdite molto pesanti ma non mi ero fatta visitare perché mio papà si era ammalato e, proprio quando ho cominciato ad avere queste perdite, si era aggravato, stava morendo e io mi ero un po’ trascurata".  Quindi ha aggiunto:

Lui mi ha salvata perché pochi giorni prima che morisse mi disse: "Fatti visitare". Non sono potuta andare nemmeno ai funerali perché, proprio quel giorno, sono stata operata d’urgenza. Lui mi chiedeva sempre di non provare più dolore, era ciò che voleva per me.

Il racconto di quei giorni drammatici

Queste le parole di Trevisan, che a fatica ha trattenuto le lacrime per la commozione. Una vicenda di cui aveva già parlato in passato, spiegando in un'altra intervista a Radio 2 quello che era accaduto: “Ora sto benissimo, mi è stato levato un organo che per fortuna non aveva intaccato nient’altro”, aveva spiegato Miriana, “In quei sei mesi in cui avevamo capito che mio padre stava morendo ero io che andavo molto spesso da lui. Dimenticavo completamente di avere delle emorragie perché volevo stare con mio padre nel momento del suo trapasso. Avevo capito tutto sin dall’inizio, avevo capito che era un testone come me. Io ho rischiato di morire come lui invece è morto. Non si faceva visitare. È stato lui a salvarmi, in ospedale. Io gli dissi una cosa e lui costrinse un dottore a visitarmi. Mi sono operata nello stesso ospedale in cui fu curato mio padre, nella stanza al piano di sotto. Io non volevo capire che in realtà sono un essere umano, che è bellissimo farsi aiutare,  non c’è stato verso, volevo accompagnare mio padre alla morte, quindi non ascoltavo il mio corpo che mi invia segnali e che era debolissimo. Sono stata folle come lo è stato mio padre. Che è arrivato alla morte, però ha salvato me”.

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